25 Ottobre 2019 - 18:22

Se ti potessi dire di Vasco: quando i rimpianti fanno crescere e macinano sogni

se ti potessi dire vasco

“Se ti potessi dire” è il nuovo singolo di Vasco, lanciato in contemporanea con il videoclip. Una ballad musicalmente inedita che cela un filo nascosto con “Stupido Hotel” di cui ne rappresenta una versione più matura

Se ti potessi dire” è ‘l’ultimo’ nuovo brano di Vasco. È stato lo stesso rocker con un post a presentare così la sua nuova creatura che vanta un arrangiamento del tutto inedito, curato da Celso Valli. In radio da oggi 25 ottobre e su tutte le piattaforme di streaming digitale, il pezzo anticipa l’album Arriverà.

Il bilancio delle proprie consapevolezze spesso fa a cazzotti con il peso della realtà che in fin dei conti è soltanto un’immagine riflessa. Lo sa bene Vasco che all’età di 67 anni con alle spalle una vita di successi e di “abitudini di cui non va fiero“, trova il coraggio di guardarsi allo specchio e di fare i conti con sé stesso. La diretta osservazione di quello che siamo o che siamo stati, qualche volta somiglia “all’inferno della mente” e uscirne non è sempre la soluzione più azzeccata. Si può scegliere anche di restare, è a quel punto che i rimpianti rappresentano il presupposto per la costruzione del sogno. Quando capiamo che rifaremmo tutto uguale.

Se ti potessi dire / quante volte ho voluto morire / quante volte camminando sul filo / sono stato, sono arrivato vicino / all’inferno della mente / quell’inferno che esiste veramente

Le atmosfere semantiche di “Se ti potessi dire” ricordano il Vasco di “Stupido Hotel“. Il confine è davvero sottile tra “l’inferno della mente” e “Che differenza c’è tra farsi la barba e uccidere“. Si tratta di due sequenze narrative non sovrapponibili, ma consecutive. Se nel brano del 2001 il confronto con sé stesso avveniva in una camera d’albergo, metaforicamente assimilabile alla desolazione della mente, il Vasco di oggi non si chiude, si apre e fa dello specchio l’elemento “riflessivo”. Lo specchio che riflette e fa riflettere. Mostra l’artista e poi mostra l’uomo.

Se ti potessi dire/ Quante volte ho voluto rischiare/Da una parte l’equilibrio mentale/E dall’altra volare

Il rocker di Zocca ancora una volta crea un filo sottile tra le sue canzoni. Lo aveva fatto anche con “Albachiara” e una “Canzone per te“, il brano estratto da Bollicine rappresentò quasi la continuazione naturale di “Albachiara“. Similmente “Se ti potessi dire” si presta ad essere una versione matura e disincantata di “Stupido Hotel“. Le sue “canzoni sono come i fiori, nascono da sole” e ” Se ti potessi dire” è nata con la consapevolezza di poter diventare importante.

Ecco il testo di Se ti potessi dire

Se ti potessi dire
Quante volte ho pianto per capire
Quante volte sono stato sul punto
Di lasciarmi andare
All’inferno
Della mente
Quell’inferno che esiste veramente
Esiste veramente

Se potessi raccontarti per davvero
Le abitudini di cui non vado fiero
Le malinconie, le nostalgie perfino dei rimpianti
Per le cose che se avessi adesso ancora qui davanti
Le rifarei esattamente così sì
Stessi errori stesse passioni
E le stesse delusioni

Se ti potessi dire
Quante volte ho voluto rischiare
Da una parte l’equilibrio mentale
E dall’altra volare
Sull’inferno
Della mente
Quell’inferno
Che esiste veramente
Esiste veramente

Se potessi raccontarti per davvero
Le abitudini di cui non vado fiero
Le malinconie, le nostalgie perfino dei rimpianti
Per le cose che se avessi adesso ancora qui davanti
Le rifarei esattamente così sì
Stessi errori stesse passioni
E le stesse, stesse, stesse delusioni sì

Vivere per amare
Vivere per sognare
Vivere per rischiare
E vivere per diventare
Vivere per adesso
Vivere lo stesso
Vivere per errore
E Vivere con passione
Vivere solamente
Vivere continuamente
Vivere senza ricordo
E senza rimpianto
Dairarara
Senza rimpianto
Dairarara
Senza rimpianto
Dairarara
Senza rimpianto

Se ti potessi dire