Sublime, Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini. Un titolo appropriato ed esplicativo per una mostra che ospiterà il Trittico della Natura, al Museo d’Arte della Svizzera Italiana, a Lugano.
Dal 25 agosto al 10 novembre questa opera, che non tornava in territorio elvetico da un secolo, tornerà al St. Moritz al LAC di Lugano dalla più grande collezione sul Maestro.
Questa opera, i cui soggetti sono naturalistici, rappresentano una metafora della natura certo, ma anche della vita e della morte. La Valle Engadina ha ospitato l’ultimo soggiorno dell’artista e, perciò, questo luogo è molto legato a Segantini.
L’installazione Die Magische Bergwelt in den Filmen von Daniel Schmid, dello svizzero This Brunner affiancherà una pittura di paesaggio, dedicata al sentimento della montagna.
La montagna, maestosa e impenetrabile, sarà la regina di un excursus che includerà 60 opere, tra cui William Turner, protagonista del romanticismo europeo, e Alexandre Calame e Ferdinand Hodler, illustratori deli paesaggi alpini.
Ancora la tela di Giovanni Giacometti, Sera sull’Alpe del 1908, fa parte della collezione Chiattone ed è affiancato ad un altro gruppo di opere di Boccioni. Qui predominano il paesaggio e la natura.
Ma è il fotografo Balthasar Burkhard a rappresentare anche il lato romantico della montagna, in particolare delle Alpi retiche occidentali. La mostra viene poi chiosata da dipinti sulla vita rurale della montagna.
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