Serie A, bufera Var: Atalanta e Milan chiedono spiegazioni
Due fuorigiochi tanto simili quanto diversi hanno macchiato la 18ª giornata di Serie A. Gasperini e Pioli imbufaliti con il Var
In una giornata che probabilmente sarà ricordata anche al termine della stagione, la Serie A è stata macchiata da due episodi alquanto dubbi. Rimasta a guardare le dirette concorrenti perdere punti importantissimi per la lotta al titolo, l’Inter si è ritrovata campione d’inverno con una giornata d’anticipo anche grazie alle decisione arbitrali nei due match più decisivi.
Atalanta-Roma: Irrati arbitro, Nasca al Var
Il primo episodio “dubbio” è quello nel match tra Atalanta e Roma, con il punteggio sull’1-2 a favore dei giallorossi. Dopo aver trovato il gol del vantaggio al primo minuto e raddoppiato con Zaniolo, la Dea era riuscita a tornare in partita nel recupero della prima frazione. L’autorete di Cristante, divenuto suo malgrado protagonista del match, aveva ridato vigore ai bergamaschi entrati nella ripresa con un piglio decisamente più aggressivo.
La sliding doors della partita avviene a seguito di un calcio d’angolo al minuto 67. Dalla bandierina va Malinovskyi, pennellata perfetta per Zapata che di spalla indirizza verso la porta dove ancora una volta Cristante infila la propria porta. Irrati inizialmente convalida, ma imbeccato dal Var e senza on field review, decide di tornare sui suoi passi e annullare il gol del pareggio. Le immagini trasmesse nei monitor dello stadio aleggiano ad un fuorigioco di Palomino che certamente c’è, ma la sua influenza in quella giocata e molto vicina allo zero.
Il difensore della Dea, infatti, non tocca mai il pallone e l’unico neo (a doverne trovare uno) e la mano appoggiata alla schiena di Cristante che, tuttavia, non ne influenza la giocata. Le proteste di Gasperini al termine del match sono veementi e portano sul tavolo uno dei temi più caldi del momento. L’allenatore nerazzurro chiede a gran voce che gli arbitri “ci mettano la faccia, come io che ho perso 1-4 sono qui a parlare con voi“. Una richiesta più che legittima che, a sensazione, sarà prima o poi esaudita.
L’errore più grave di Irrati, a nostro avviso, è stato quello di non visionare personalmente le immagine del Var, cosa che almeno è stata fatta nell’altro episodio chiave.
Milan-Napoli: Massa arbitro, Di Paolo al Var
In una partita che già alla vigilia era ricca di temi, con le due squadre martoriate dagli infortuni, il post è stato ancor più movimentato. Trovato immediatamente il vantaggio, il Napoli ha giocato per gran parte del match nella propria metà campo, puntando sulle ripartenze e una difesa granitica. L’ottima prova di Juan Jesus e Rrhamani è certifica sicuramente dai numeri, con il Milan capace di calciare nello specchio in solo due occasioni.
Dal proprio canto, i rossoneri ci hanno provato fino al minuto 90, quando il Var ha deciso ancora di essere protagonista. Il Milan attacca in massa, Ballo Tourè crossa dalla trequarti in direzione di Giroud. Il francese lotta in volo in mezzo a due maglie azzurre che riescono a contenerlo. Da li partono una serie di rimpalli con Rrhamani che da terra cerca di allontanare la sfera che finisce però nella disponibilità di Castillejo che calcia a botta sicura. Ghoulam intercetta in scivolata servendo involontariamente Kessie che da due passi fa 1-1.
Anche in questo caso, l’arbitro Massa convalida prima di essere richiamato da Di Paolo che, riguardando l’immagini scova un fuorigioco “geografico” di Giroud. Per uno strano scherzo della sorte, l’episodio è incredibilmente simile a quello accaduto a Bergamo. A differenza del suo collega Irritati, Massa decide di andare a vedere personalmente le immagini. La questione è quella di capire se l’attaccante francese influenzi la giocata da terra di Rrhamani o meno.
Giroud è si in fuorigioco ma, caduto a terra a seguito di un contrasto aereo, non fa nulla per ostacolare il difensore azzurro che, finito anche lui a terra, fa di tutto per allontanare il pallone. Dopo un paio di minuti di stallo Massa decide di annullare nell’incredulità della panchina rossonera. Anche in questo caso, il cambio di decisione resta difficile da spiegare anche perchè rivisto all’on field review.
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