29 Dicembre 2020 - 17:12

Il sette nelle nostre vite: i significati matematici e spirituali di questo numero

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Quasi tutti noi abbiamo un film, un libro, un piatto e un colore preferito. All’elenco delle cose che più ci piacciono spesso si aggiunge anche la tipica domanda: qual è il tuo numero preferito?

Sebbene i numeri non abbiano in sé vere caratteristiche che possono renderli più o meno piacevoli, sembra che essi facciano scaturire in noi delle preferenze che possono essere innate o dipendere da esperienze di vita. Culturalmente, inoltre, i numeri portano spesso con sé significati ben precisi che possono essere fonte di ispirazione ed essere una porta sul funzionamento di molte culture e tradizioni. Tra i numeri più significativi spunta sicuramente in numero sette.


Le caratteristiche del numero sette


Per definizione, secondo i matematici, il sette è il numero dispari naturale che viene dopo il sei e prima dell’otto. Il modo in cui scriviamo questo numero in cifre arriva dall’India, dove il sette veniva scritto come una j rovesciata che nel tempo, e spostandosi geograficamente verso ovest, è arrivata da noi sotto forma del 7 che ben conosciamo i cui angoli sono molto più netti. Questo numero sembra apparire diverse volte in natura ed è stato utilizzato spesso per “catalogare” le caratteristiche del mondo che ci circonda. Sono ad esempio sette i colori dell’arcobaleno, la cui ragione è raccontata fondo nell’articolo pubblicato da Informazione Ambiente, sono sette le classi di simmetria dei sistemi cristallini, come il cubico, il rombico e il trigonale, così come sono sette anche le unità di misura internazionali.

Il numero sette si ripete anche nel cielo: nell’antichità erano sette i pianeti, che includevano anche la luna e il sole, e i cieli, e sono sette le stelle principali della costellazione dell’Orsa Maggiore. Il numero sette appare anche spesso in geografia: sono sette, ormai solo simbolicamente, i mari, romanticamente celebrati nei secoli da diverse opere d’intrattenimento come la raccolta di poesie The seven seas di Rudyard Kipling disponibile in formato ebook su la Feltrinelli, o la slot machine disponibile sul casinò online Betway Casinò Seven 7’s i cui protagonisti sono appunto dei marinai che attraversano i sette mari. Ma non solo, sono anche sette i colli (e i re) di Roma e molti arcipelaghi sono composti da sette isole. Come dimenticare, infine, che sono sette i giorni della settimana e sette le meraviglie del mondo antico e moderno? Il numero sette sembra quindi essere sempre con noi, tanto che secondo molti porta con sé sei significati simbolici importanti.


I significati spirituali del sette


Tra i numeri, il sette è uno di quelli considerati più speciali e a detta di molti è magico e fortunato. Il numero sette appare infatti molto spesso non solo nelle teorie matematiche, ma anche in importanti testi antichi legati a spiritualità e religione. Sono ad esempio sette le virtù e i vizi capitali, Dio creò il mondo in sette giorni, sette sono le vacche grasse e quelle magre viste da Giuseppe, sono sette i chackra e secondo buddhismo e shintoismo sono sette gli dei della felicità. Questo ripetersi del numero sette in questi ambienti non è passato inosservato anche agli spiritualisti del XIX secolo come Helena Blavatsky che nel suo libro La chiave della teosofia edito in Italia da Astrolabio-Ubaldini unisce le teorie orientali e occidentali legate all’uomo e al numero sette teorizzando il cosiddetto settenario, cioè le sette caratteristiche della natura umana. Secondo molti filosofi antichi, inoltre, le diverse fasi della vita umana duravano sette anni o un periodo uguale a un multiplo di sette.

Questa venerazione per il numero sette sembra avere origine nella Grecia antica e soprattutto negli ambienti pitagorici in cui il numero sette era considerato il numero perfetto dell’equilibrio, al cui interno era presente sia il ternario che in quaternario, i cui lati possono formare un triangolo e un quadrato che a loro volta creano una piramide. Il numero sette era però già importante nelle culture della mezzaluna fertile: secondo i mesopotamici erano infatti sette gli Apkallu, cioè saggi semidivini metà uomo e metà pesce il cui compito era quello di consigliare i monarchi, mentre i babilonesi consideravano festivi tutti i giorni del mese che erano multipli di sette.

Tra i numeri più amati e più diffusi il sette sembra avere un posto d’onore, apparendo spesso nella nostra vita di tutti i giorni e avendo avuto un ruolo di spicco fin dall’antichità. Aiutandoci a classificare il mondo, il sette è utile anche ai più razionali di noi, mentre le menti più spirituali amano attribuirgli significati profondi e nascosti.