Nei giorni scorsi, una ricerca di medicina forense aveva affermato che la metà delle macchie di sangue presenti sulla Sacra Sindone erano false.
Dal Vaticano è arrivata grande irritazione in merito e Monsignor Cesare Nosiglia si è affidato al presidente del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino, Pierluigi Baima Bollone per rispondere alle critiche.
Questo il suo commento a IlFattoQuotidiano: “La notizia trova il tempo che trova. Bisogna dire uno dei due che ha fatto la ricerca, ovvero Luigi Garlaschelli, è da tempo conosciuto come una persona contraria alla Sindone“.
Lo scienziato ha poi continuato: “Il lavoro su cui si è basato la ricerca è un tipo molto criticato a livello scientifico, il BPA. In molti casi in cui è stato utilizzato, è risultato sconfessato successivamente. Questo è stato applicato anche sulla Sacra Sindone“.
Dal Vaticano ha parlato Emanuela Marinelli, sindonologa: “Non c’è nulla di scientifico. Il metodo utilizzato è assolutamente inapplicabile alla Sindone. Il motivo di tutto cio è semplice: basta pagare e ti fanno le ricerche con questi risultati. Vogliono far credere a tutti che la Sacra Sindone sia un falso storico“.
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