29 Novembre 2019 - 13:27

Sinisa Mihajlovic, la conferenza stampa del tecnico del Bologna

Mihajlovic

La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic al rientro dopo le cure: “Sono e sarò ancora qua. Grazie ai medici di avermi supportato e sopportato”

Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa, accompagnato dai dottori che lo hanno curato in questi quattro mesi. Una sorpresa attende l’allenatore: tutti i giocatori ad assistere alle sue dichiarazioni.

Il serbo ha toccato diverse tematiche, dalla malattia al campo, per arrivare anche al calciomercato. Volevo ringraziare tutti i medici per avermi supportato, nessuno meglio di loro sa quanto sia difficile affrontare la malattia. Voglio ringraziare tutti di cuore. Senza il loro aiuto non avrei mai fatto questo percorso, che secondo me sta andando molto bene”.

Presenti in conferenza stampa anche i dottori, che hanno preso parola per spiegare le condizioni di Mihajlovic. Dottor Michele Cavo, direttore del reparto di ematologia: “E’ il primo giorno che parlo con la stampa, lo faccio dietro la richiesta di Sinisa. C’era da essere molto cauti e prudenti verso questa malattia e il percorso di cure. La complessità della diagnosi e del percorso la abbiamo affrontata con il meglio della nostra professionalità, sapere e conoscenze. Oggi sono qui a parlare a nome di tutti quanti i medici”.

“Fin qui ci sono stati diversi cicli di cure. Il risultato dopo il primi ciclo è stato molto positivo. In termine generici, il primo obiettivo è ottenere la remissione completa, cioè che le cellulare tumorali scompaiano dal midollo, che riprende la sua normale funzione. E questo è stato ottenuto sin dal primo ciclo. Ho colto un sentimento di affetto trasversale per lui. Il cerchio non è chiuso, ma siamo molto felici di aver restituito Mihajlovic al mondo del calcio“.

Dopo le dichiarazioni dei medici riprende parola Mihajlovic:  Ho avuto paura, e ce l’ho ancora. Ora devo riprendere tutto gradualmente. So che più tempo passa più riprenderò le forze. Pendo diciannove pastiglie al giorno, ma le prendo. Perché il mio obiettivo era uscire dall’ospedale: quello era la mia chiusura del cerchio, il dormire a casa mia e non stare sempre in ospedale. Spero dopo questa esperienza di uscirne come uomo migliore. Prima la pazienza non era il mio forte, ora mi godo ogni minuto di ogni giornata. Sembra una cosa da niente, ma prendere una boccata d’aria diventa una cosa bellissima. Ora non parliamo più della leucemia di Mihajlovic, ma di Mihajlovic l’allenatore del Bologna”.

“Mia moglie sui social aveva recentemente postato una foto con una citazione di Eros Ramazzotti. Io oggi voglio usarne un’altra di Vasco Rossi: ‘Io sono ancora qua’. E così è. Non mollerò niente, cercando di essere sempre il più presente possibile, con le dovute cautele. Allenare mi fa sentire vivo.

Dopo una serie di emozionanti dichiarazioni, si torna a parlare di campo, con il tecnico molto arrabbiato con i suoi uomini: “La partita contro il Parma? Mi ha fatto arrabbiare che la reazione in campo non c’è stata, al di là del pareggio nel finale. Non c’è stato nulla della mia squadra in quei novanta minuti”. “In questi ultimi due giorni con loro, ho rivisto la mia squadra. Ho parlato a tutti, ora ognuno di noi deve dare il massimo. Non guarderò in faccia a nessuno. Giocherà solo chi lo merita.

Una breve postilla anche su Ibrahimovic: ” Ci siamo parlati un mese fa e une decina di giorni fa. Vediamo quello che succede. Lui sicuramente è interessato, se viene, verrebbe per me e l’amicizia che ci lega. Ma ci sono anche altre soluzioni. Prima del 10 dicembre non penso accadrà nulla. Per ora è tutto in stand-by”.

Per ora posso allenare ma al momento non posso andare allo stadio. In una tra Milan e Atalanta, o entrambe, penso che potrei essere presente. Non posso viaggiare in gruppo. Andrò in macchina su distanze brevi. Sempre vedendo anche cosa dicono gli esami”. 

L’allenatore ha completato la conferenza stampa con altre dichiarazioni molto emozionanti. Dopo le parole finale anche dei dottori, il tutto è culminato con un bell’applauso.