Dopo l’intervento della NATO in Siria, l’Italia continua a dimostrare un’incredibile passività ai fatti. Ed è ancora ancorata a quei valori d’equilibrio che, ormai, non esistono più
Il mondo sta affrontando una
grande crisi in queste ultime ore, con la partita in
Siria che si sta facendo sempre più minacciosa e complessa.
USA, Francia e Gran Bretagna non sono rimaste a guardare, ed
hanno colpito il paese mediorientale. E l’Italia? Come sempre, non smentisce il suo ruolo da
spettatrice interessata. Qualcuno direbbe che questo stallo è determinato dalle vicende politiche travagliate, ma ben sappiamo come, in realtà, ci sia una
totale assenza di confronto tra
Movimento 5 Stelle e
Lega. Ognuno sostiene la propria parte, chi giura fedeltà alla
NATO e al Patto Atlantico, chi si vorrebbe schierare a fianco della Russia. E nel frattempo, il mondo va in rovina. L’Italia, però, è ancorata a quei
soliti valori d’equilibrio. La solita calma apparente, che deve permettere prima di valutare la situazione e poi di
sostenere la parte “vincitrice”, quella che può offrire più vantaggio. Ma ormai la situazione è compromessa, e l’Italia è chiamata ad una decisione difficile, nel tempo più stretto possibile. Consapevole che, qualunque sia il risultato, non sarà di certo lei a spostare gli equilibri.