Skam Italia e le polemiche sterili sulla quarta stagione
La quarta stagione di Skam Italia è disponibile da oggi su Netflix, ma alcuni fan non sono d’accordo sulla protagonista
Skam Italia: dopo l’iniziale cancellazione dell’estate scorsa, la quarta stagione da oggi è finalmente disponibile grazie a Netflix. La nota società di produzione e distribuzione è riuscita infatti a salvare la serie che grazie a Tim Vision era arrivata ad un totale di tre stagioni. Non si conoscono bene i motivi per i quali Tim abbia deciso di fermare la produzione di Skam Italia ad un passo dall’inizio delle riprese quando, Ludovico Bessegato, regista delle prime due stagioni, aveva anche dichiarato che per la quarta era già tutto pronto e curato nei minimi dettagli.
La stagione in questione infatti è dedicata a Sana e nulla poteva essere lasciato al caso. La ragazza è un’adolescente musulmana che pur essendo nata e cresciuta in Italia inizia a sentirsi “diversa”. Per realizzare la storia di Sana, Bessegato ha frequentato una delle comunità musulmane di Roma per capire al meglio tradizioni, abitudini e costumi. In particolare l’attrice Beatrice Bruschi è stata molto aiutata da Sumaya Abdel Qader, musulmana italiana, che le ha fatto conoscere bene la religione, con l’obiettivo di non mostrare agli spettatori una realtà stereotipata.
Insomma, questa stagione ha un fine davvero nobile: far conoscere alla nostra società, che sotto alcuni punti di vista è ancora molto indietro, che le differenze culturali non sono un male. Anzi, sono una ricchezza. Purtroppo però la paura del diverso fa ancora da padrona e non è raro leggere, soprattutto sui social, commenti razzisti e pieni di odio. Skam Italia con questa quarta stagione racconterà agli spettatori del rapporto con religione musulmana in una società laica, così come la seconda stagione ha raccontato dell’omosessualità. E così per ben due volte Skam Italia ha affrontato due tematiche tabù in un momento storico per il nostro paese molto delicato.
La polemica
Proprio sui social nelle ultime settimane, cioè da quando è stato pubblicato il primo trailer e da quando è stata resa nota la data d’uscita, una polemica è scoppiata. Molti fan infatti non sono molto entusiasti per la nuova protagonista, considerata poco interessante. Ma ad alimentare il loro malcontento è anche “l’assenza” di Eleonora ed Edoardo, protagonisti della terza stagione. Tra le prime tre stagioni, la terza è quella che ha colpito molto i fan, anche se a mio parere non è propriamente la migliore.
La storia tormentata e difficile tra Nora ed Edo non solo manca della mano registica di Ludovico Bessegato, ma soprattutto non è stata resa al meglio dalla recitazione poco empatica ed espressiva di Benedetta Gargari. Inoltre, nonostante le tematiche affrontate siano molto delicate, il remake italiano non è quello che le ha riportate meglio in scena.
Ma aldilà di queste considerazioni sulla terza stagione, molti fan italiani a quanto pare non hanno afferrato la struttura di una serie tv come Skam. Il format, nato in Norvegia è abbastanza diverso dal solito: ogni stagione segue il punto di vista di un personaggio e non è detto che seguendo il punto di vista di uno, gli altri personaggi con compaiano. E non è nemmeno detto che bisogna sempre soffermarci su storie convenzionali per poter godere di una bella serie tv.
Purtroppo per il fandom italiano, per quanto sconcertante, gli Incatava restano la coppia più bella in assoluto. Ma la cosa ancora più sconcertante è che prima di giudicare e denigrare dalla copertina, bisognerebbe almeno guardare prima. E inoltre commenti offensivi, come quelli che definiscono Sana “Salma Salama” o che considerano la seconda stagione fondata sul nulla cosmico, confermano che molti spettatori non riescono a comprendere pienamente ciò che guardano. Il motivo? La superficialità probabilmente.
L’augurio quindi è che la maggior parte di quelle persone che ha denigrato questa stagione prima ancora che uscisse, alla fine dei 10 episodi su Sana ne possa uscire migliorato e più aperto verso il diverso. Ma soprattutto l’auguro è che quante più persone possibile possano capire i messaggi di speranza e integrazione che in un Paese come l’Italia non sono mai abbastanza.
Ludovico Bessegato ha affermato: “Nella serie originale c’è una frase che viene ripetuta spesso: ‘quando incontri una persona non sai che battaglia sta affrontando’. Noi abbiamo cercato con il nostro adattamento della serie di concretizzare questo principio. Tutti i personaggi protagonisti delle stagioni partono con un pregiudizio nei loro confronti, facciamo un viaggio nella loro vita che permette allo spettatore di farsi un’opinione su di loro; alcune parti del carattere o alcune scelte continueranno ad essere discutibili, ma lo spettatore lo comprenderà di più. Ogni persona è diversa, cercare di entrare nel suo mondo aiuta a sconfiggere i pregiudizi”.
Speriamo quindi che tutti gli scettici nei confronti di Sana possano vincere i loro pregiudizi e godersi al meglio lo spettacolo.
Ecco alcuni tra i commenti polemici
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