14 Luglio 2021 - 11:52

Smart working: ecco come gestire il tempo a disposizione

smart

Tra smart working e modalità ibrida, oltre alla crescente popolarità di lavoro freelance e nomadismo digitale, sempre più persone si trovano a svolgere le proprie mansioni lontane dall’ufficio

Alla libertà dello smart working si affiancano le difficoltà di un ambiente meno controllato e pieno di potenziali distrazioni. Resistere alla tentazione di buttarsi su Netflix è un conto, ma come gestire il tempo in modo ottimale per rimanere produttivi senza dimenticare impegni e scadenze? Scopriamo insieme in che modo organizzare il proprio tempo quando si lavora da casa.

Imparare a gestire il proprio tempo

Con lo smart working saper organizzare il proprio tempo è un’abilità difficile da insegnare, perché dipende molto dal modo di lavorare e dai bisogni dei singoli individui. I corsi di formazione professionale possono offrire consigli e strategie da provare, ma sta poi a ognuno testare quelli che funzionano nel proprio caso.

Per esempio, i corsi di programmazione offerti da aulab preparano in soli tre mesi a una carriera nello sviluppo web, costruendo solide basi di coding ma anche soft skill come comunicazione e lavoro di squadra. Dopo il corso bisogna poi imparare autonomamente a gestire la giornata lavorativa, rispettando scadenze e impegni presi con i clienti. Per alcuni ciò significa concentrarsi intensamente per tre o quattro ore, mentre altri lavorano meglio in intervalli di tempo lunghi con pause più frequenti. Utilizzando le seguenti strategie si può iniziare a capire in che modo costruire le basi di una solida gestione del tempo.

1. Programmare gli impegni sul calendario

L’abitudine di scrivere i propri impegni sul calendario è tanto semplice quanto efficace. Ci evita di dimenticare scadenze importanti e di ritrovarci con appuntamenti sovrapposti. All’uso tradizionale del calendario si può poi aggiungere la tecnica del time blocking. Questa strategia consiste nel dividere la giornata in “blocchi” di tempo, e dedicare ogni blocco a un’attività. Creare ogni sera un piano d’azione per la giornata successiva permette di mettersi subito al lavoro, senza pensare “Che cosa dovrò fare adesso?”. È importante ricordare di dedicare intervalli di tempo anche alle pause.

2. Imparare a dare la priorità

Quando si è sommersi di cose da fare è facile farsi prendere dal panico, oppure lasciare di proposito indietro i compiti più gravosi. Si rischia così di ritrovarsi con una montagna di lavoro da finire in fretta e furia dopo aver passato l’intera mattinata a rispondere alle email. Per questo saper dare la priorità a ciò che conta è di grande aiuto. Un modo per farlo è utilizzare la cosiddetta tecnica di Eisenhower, che consiste nel dividere le attività in urgenti, importanti, non urgenti e non importanti. Le attività non urgenti né importanti si possono eliminare dalla lista, lasciando più tempo per le altre cose da fare.

3. Suddividere i progetti in parti

Trovarsi davanti a un progetto enorme può dare quasi le vertigini: senza sapere da dove cominciare, molti si bloccano del tutto. Spezzare il lavoro in diverse fasi, e poi suddividere ulteriormente queste fasi in compiti gestibili dà modo di programmare al meglio il completamento del progetto. Si possono poi inserire nel proprio calendario i vari compiti in successione, per arrivare alla data di scadenza senza ansie.

4. Imparare a dire di no

Lavorando in smart working non è raro perdere un po’ la cognizione del tempo, portandoci a volte a fare il passo più lungo della gamba. Ciò accade ad esempio accettando un nuovo progetto quando si è già sommersi di lavoro, o dicendo di sì a un nuovo cliente quando ne gestiamo già diversi. Essere realistici sulle proprie possibilità e imparare a dire di no è un’abilità necessaria per gestire il proprio tempo lavorando da casa senza stress e con serenità.

Queste semplici strategie sono un primo passo per organizzare le proprie giornate al meglio anche quando si lavora in smart working. Mettendole in pratica una a una si raggiungerà una maggior produttività, senza dimenticare il tempo per se stessi.