immagine da pixabay
Solar Orbiter è partita da Cape Canaveral alle 5.03 ora italiana. La sonda dell’Agenzia spaziale europea è decollata in testa ad un razzo Atlas V della United Launch Alliance e impiegherà circa due anni per raggiungere il Sole. La missione ha infatti lo scopo di osservare dalla orbita più ottimale la stella per scoprirne tutti i segreti.
Il razzo che trasporta Solar Orbiter ha squarciato il cielo della Florida rendendosi visibile anche dai Caraibi. Uno spettacolo notturno di grande impatto visivo che ha lasciato tutti a bocca aperta. Il distaccamento della sonda dal razzo è stato il momento più critico e più atteso. Una volta giunto a buon fine ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Le operazioni sono state guidate nei minimi dettagli affinché tutto andasse secondo quanto stabilito.
Quando il comando delle operazioni è passato alla Esa in Germania, l’italiano Andrea Accomazzo e il suo team hanno atteso con ansia il “bip” che tutto è andato secondo i piani. È arrivato quel segnale ed è stato accolto con un fragoroso applauso. Solar Orbiter è viva e reattiva pronta per portare a segno i propri compiti. Solar Orbiter impiegherà circa due anni per raggiungere il Sole, ma l’operazione di lancio e di distaccamento dal razzo ad oggi rappresentano già una grande impresa raggiunta.
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