Da giovedì nelle sale il nuovo film “Sono tornato”, che immagina il ritorno del duce in una società completamente diversa. Tra risate e riflessioni, il rischio di cadere nell’apologia del fascismo è completa, ma…
Durante una delle campagne elettorali più complicate degli ultimi anni,
il nuovo film di Luca Maniero “Sono tornato” potrebbe essere in grado di generare scompiglio. Dopo il successo del film comico tedesco “
Lui è tornato“, in cui si immagina il ritorno di Hitler nella Germania odierna, anche in Italia non potevamo essere da meno. La figura di
Mussolini è tristemente accostata a quella del dittatore tedesco e il film mostra cosa potrebbe succedere se anche il duce dovesse tornare. Protagonista del film “Sono tornato” è un eccelso
Angelo Popolizio, accompagnato dal comico youtuber
Frank Matano, con la sceneggiatura di
Nicola Guaglianone.
Il film inizia con l’ambientazione davanti alla
Porta Magica di piazza Vittorio. Ed è proprio qui che Mussolini si risveglia, con la corda con cui è stato giustiziato ancora ai piedi, ed inizia a girare per la città col solito sguardo fiero e la mascella prominente. Qui Mussolini viene scambiato per un comico o per un attore. Non mancano però le persone che inneggiano al suo ritorno e vogliono parlare e confidarsi con lui, perché “
quando c’era lui i treni arrivavano in orario“. Il rischio dell’
apologia del fascismo viene facilmente evitato, poiché pur parlando di problemi di attualità come immigrazione, globalizzazione ed economia, non vengono proposte soluzioni. Una delle
scene più toccanti, è quando una persona anziana malata di Alzheimer riconosce il dittatore. Qui citate
le leggi razziali e le migliaia di morti che ha portato il fascismo in Italia. L’attrice che interpreta questo personaggio è
Ariella Reggio, di 81 anni. Vissuta nel periodo fascista, ricorda con dignità, durante la conferenza stampa, la partenza per i campi di concentramento dei suoi cugini mai tornati.