Attualità

Spegnimento di Spid e passaggio a CIE. Sarà possibile?

Il Sottosegretario Alessio Butti ha annunciato qualche giorno fa l’abbandono graduale della modalità di accesso all’identità digitale tramite Spid, un sistema che soprattutto durante i mesi più difficili della pandemia ha permesso la gestione e l’ottenimento di molte agevolazioni decise dal Governo Conte a sostegno delle famiglie

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La motivazione che potrebbe un giorno condurre al passaggio da Spid alla CIE è determinato da richieste dell’Unione Europea di uniformare il sistema d’accesso all’identità digitale.

Una prima e notevole differenza tra l’utilizzo di Spid e la Cie risiede nella praticità di ottenimento ed utilizzo. E’ possibile contattare uno dei provider che forniscono l’abilitazione di accesso all’identità digitale per poter accedere anche dal cellulare con riconoscimento facciale o con impronte. Invece il sistema di accesso fornito dalla Cie risulta meno veloce e pratico poiché strettamente legato ai codici PIN e PUK forniti in fase di acquisizione della nuova carta d’identità in policarbonato con stampa laser dei propri dati personali e microchip. Bisogna dire che spesso ci sono da attendere anni per ottenere il rinnovo del documento di identità e chi già la possiede ha magari già perso i codici forniti.

Il passaggio da un sistema all’altro potrebbe sicuramente rappresentare un danno economico ai provider che fino ad ora hanno fornito il servizio a costi irrisori. Però il Sottosegretario Butti sottolinea che attualmente questo sistema costa alle casse dello Stato 1 milione e mezzo di euro, rimborso andato in grossa parte a Poste Italiane che ha fornito il servizio.

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La strada è stata già decisa, il passaggio ci sarà ma ci vorrà tempo. La praticità del sistema Spid verrà sostituito dall’accesso con Cie che probabilmente verrà implementato e tale passaggio consentirà un riconoscimento unificato a livello europeo, con un livello di sicurezza alto anziché sostanziale perchè prevede il riconoscimento in presenza.

Gaudieri Brunella

Ho studiato tedesco e inglese e dopo la laurea triennale in Traduzione e Interpretariato a Napoli mi sono trasferita a Gorizia, poi Trieste, Udine, Klagenfurt am Wörthersee e Vienna. In questi posti ho fatto bellissime esperienze di lavoro, tra cui la traduttrice presso l´ORF. Ho vissuto lontana dalla mia "comfort zone" ed ho incontrato tantissime persone e mi sono avvicinata incuriosita alle loro culture. Mi piace la lettura, il mondo dell´informazione, l´arte, la tecnologia. Sono attenta alle problematiche sociali e sensibile alla tutela degli animali randagi.

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