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Anche la Svezia paga le conseguenze della guerra in Ucraina: inflazione e prezzi delle bollette in aumento stanno costringendo l’apparato economico a trovare soluzioni alternative per affrontare la povertà.
E’ per questo momento che a Stoccolma, ma non solo, stanno nascendo i “supermercati sociali”, un’invenzione che garantisce anche ai più indigenti di avere accesso ai beni di prima necessità.
Si tratta di negozi dedicate alle persone con reddito basso e riforniti grazie a prodotti donati da rivenditori che altrimenti rischierebbero di essere buttati, come per esempio alimenti vicini alla data di scadenza, o con confezioni danneggiate o imperfette.
Impegno che si espande anche ai posti di lavoro: il 70% del personale è reclutato grazie a programmi di inserimento lavorativo.
“C’è un grande stigma sui banchi alimentari e per questo abbiamo deciso di creare un vero e proprio supermercato. I clienti possono però avvalersi di sconti molto alti. Non vogliamo che le persone si vergognino della loro condizione di povertà, né metterle in una posizione di bisogno. Vogliamo che entrino al supermercato con dignità e che possano acquistare quello che preferiscono, anche se a prezzi molto ridotti”. – queste le parole di Johan Rindevall, il gestore dei punti vendita.
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