La linea del gasdotto Nord Stream sarebbe stato danneggiato gravemente, tanto da provocare diverse perdite sul suo percorso. Queste le notizie che ci giungono dalla Svezia, dove nella propria area marittima sarebbero avvenute le esplosioni incriminanti. La località precisa si troverebbe a pochi km dalla città costiera di Simrishamn, situata nella contea di Scania. Per ora la paternità delle esplosioni starebbe rimbalzando tra Russia ed Usa, le quali si stanno scambiando vicendevolmente le accuse.
Intanto la CNN ha contattato due funzionari dell’intelligence europea, i quali hanno notato che “lunedì e martedì navi di supporto della Marina russa erano in prossimità delle falle nei gasdotti Nord Stream. Non è chiaro – scrive l’emittente – se le navi abbiano avuto a che fare con le esplosioni, è uno dei tanti fattori che gli investigatori esamineranno“.
Le esplosioni hanno danneggiato sia la linea 1 che la 2 del Nord Stream in Svezia, provocando in tutto quattro fale nella linea del gasdotto. Secondo il sismologo svedese Björn Lund la possibilità che sia avvenuta una terza detonazione non è da trascurare. Dopo aver studiato le onde sismiche provocate dalle prime due esplosioni, lo studioso ha affermato che: “ha forme d’onda leggermente più complicate, e c’è un picco nel secondo pacchetto d’onde, che non può essere stato prodotto nella prima detonazione”.
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