31 Ottobre 2015 - 16:46

Syusy Blady alla BMTA per “Viaggio archeologico dall’Adriatico al Tirreno”

Syusy Blady BMTA

Alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, un ricco “Viaggio tra archeologia e storia dall’Adriatico al Tirreno”. Relatrice d’eccezione Syusy Blady di Italia Slow Tour e Turisti per Caso

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Oggi dalle ore 17.00 alle ore 18.00 si terrà un ricco e approfondito convegno che tratterà non solo di archeologia ma soprattutto anche di storia. Il “Viaggio tra archeologia e storia dall’Adriatico al Tirreno” vedrà partecipi importanti esponenti del mondo archeologico-storico-culturale del nostro Paese quali Syusy Blady e Valentino Nizzo, giunti a Paestum per partecipare alla XVIII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

Tra Adriatico e Tirreno non passa solamente la geografia, ma tra i due mari vi è sempre stato uno stretto contatto a livello storico che si è poi del tutto fuso in epoche più recenti, contribuendo a rendere la Penisola italiana uno dei più importanti Paesi al mondo sia per caratura geografica che storico-culturale.

syusy blady

Syusy Blady, conduttrice e cabarettista italiana

Ai Veneti, che furono tra i primi abitatori della sponda occidentale dell’Adriatico, vien fatta risalire la fondazione di Atria (l’attuale Adria), da cui probabilmente il mare prende il nome. Passato successivamente sotto il controllo etrusco e dei Greci, che vi fondarono numerose colonie, l’Adriatico cadde infine sotto la supremazia dei Romani che, dopo aver fondato alcune colonie sulla sponda occidentale, iniziarono la lotta contro gli Illiri, stabilitisi sulla sponda orientale, e contro i Galli, che avevano invaso (sec. V-IV a. C.) la zona tra il Po e Ancona. In pochi anni – le prime spedizioni contro gli Illiri risalgono al 229-228 a. C. – Roma acquistò il completo controllo dell’Adriatico. La fondazione della colonia di Aquileia (181 a. C.) le assicurava infatti la libera circolazione e la distruzione del regno d’Illiria ne faceva un “lago” romano. L’unità dell’Adriatico venne meno solo quando cadde l’Impero Romano di Occidente.

Fin dalla più remota antichità il Tirreno, invece, è stato un importante crocevia di traffici: manufatti in ossidiana di Lipari sono stati rinvenuti in molti luoghi d’Europa, fino in Inghilterra, segno di un movimento commerciale già sviluppato in età preromana e pre-punica. Prima dell’unificazione sotto Roma, il Tirreno era percorso dalle navi fenicie, cartaginesi, greche e romane, che si incrociavano cariche di derrate e manufatti destinati alle rispettive colonie, o di minerali estratti dai giacimenti della Toscana e della Sardegna. Diventato nel sec. II a. C., dopo la seconda guerra punica, il primo mare nostrum romano, tale rimase per sette secoli.

Tra i relatori dell’evento “Viaggio tra archeologia e storia dall’Adriatico al Tirreno” interverranno Syusy Blady di Italia Slow Tour e Turisti per caso ; e Valentino Nizzo della Direzione Generale Musei MiBACT.

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