Facebook Toronto Raptors
Da “We the North” a “We the Champions“. I Toronto Raptors sono campioni NBA per la prima volta nella storia della franchigia e per la prima volta il titolo esce fuori dai confini degli Stati Uniti. Kawhi Leonard è l’MVP (Most Valuable Player) della serie, premio meritato per un giocatore che un anno fa ha saltato quasi tutta la stagione per un infortunio e ora è considerato da molti il più forte al mondo.
I Golden State Warriors si arrendono 4-2 e oltre al danno subiscono anche la beffa di un altro grave infortunio, quello di Klay Thompson. La guardia dei Warriors ha riportato la rottura del crociato del ginocchio sinistro e sarà out almeno 6 mesi.
L’ultima partita nella storia della Oracle Arena di Oakland non delude le attese degli appassionati. I Golden State Warriors, spalle al muro e costretti a vincere per non andare a casa, giocano con l’orgoglio dei campioni in carica e anche quando Klay Thompson è costretto a uscire per il grave infortunio, la partita resta in equilibrio.
Il momento chiave della partita arriva a 9 secondi dalla fine: Raptors avanti di 1 e con la palla in mano quando Green commette una follia e regala palla ai Warriors. Sulla rimessa Curry ha la palla per vincere la partita e mandare la serie a gara 7 ma il suo tiro si spegne sul ferro.
Leonard chiude la contesa con 3 tiri liberi, di cui uno per fallo tecnico dopo un timeout chiamato dai Warriors che non ne avevano più a disposizione, e per Toronto è finalmente tempo per festeggiare. I Raptors fanno la storia e per la prima volta salgono nell’Olimpo del basket mondiale.
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