La crisi coniugale Totti-Blasi finisce a Rolex in faccia
I risvolti della crisi Totti – Blasi confermano che il nostro Paese corre su due lunghezze: da una parte chi conta il centesimo, dall’altra chi si fa la guerra a colpi di Rolex e borsette prese in ostaggio
A due mesi dall’annuncio della separazione da Ilary Blasi, Francesco Totti affida ai giornali la sua versione dei fatti. Il risultato è un’intervista, pubblicata sul Corriere della Sera domenica 11 settembre 2022,puntellata di un maschilismo atavico che mai avremmo creduto di poter associare all’ex numero 10 della Roma.
Ilary Blasi ne esce come una donna incapace di stare al proprio posto, di aderire al ruolo che il capofamiglia ha tratteggiato per lei: Totti amplia lo spettro temporale della crisi, la fa risalire addirittura al 2016, anno della sua ultima stagione da giocatore professionista, poi arriva al 2020, il punto di non ritorno con la morte di suo padre causa Covid, e lascia intendere che in tutti quei momenti sua moglie non gli fosse davvero accanto, che fosse già altrove e che quindi lui, a quel punto si sia sentito quasi in diritto se non addirittura in dovere di cercare consolazione presso altri lidi, per risanare il suo orgoglio ferito da “uomo che non deve chiedere mai”.
Potrebbe finire qui, con un sostanziale pareggio tra colpe e disattenzioni reciproche. Totti però vuole vincere, vuole rivalutarsi a tutti i costi agli occhi di chi per anni gli ha concesso sorta di sacrosanctitas simil- divina per via delle sue meraviglie calcistiche. Ma sbaglia tutto: sbaglia modi e parole, che hanno la consistenza di coltellate se le pensiamo rivolte ad una donna che ha amato per vent’anni e con cui ha messo al mondo tre figli, quelli che dice di voler proteggere e che invece oggi rischiano di pagare il prezzo più alto. Da figlio di genitori separati, posso percepirne la più intima sofferenza, quella di chi – soprattutto all’inizio – sente di aver perso ogni riferimento, sballottato come un pacco tra mamma e papà.
Un passaggio in particolare è un vero e proprio squarcio di dolore:“Isabel è ancora piccola ma mi sa che ormai ha capito tutto (…) L’accordo era: luglio con la madre, agosto con me (…) Poi Ilary si è preoccupata che Isabel sentisse la sua mancanza, è arrivata a Sabaudia e se l’è portata in barca in Croazia”.
Nel colloquio con Aldo Cazzullo Francesco Totti trascende: forse mal consigliato, per lui Ilary Blasi non è più sua moglie, ma solo un avversario da battere (presumibilmente in tribunale). E allora la svilisce (“Quando mi ha difeso con Spalletti? Ha fatto tutto da sola, lei non è che capisse molto di calcio), ristabilisce a suo vantaggio i rapporti di forza all’interno della coppia (“Quest’estate se n’è andata in Tanzania. Una vacanza pagata da me”).
Tutto si riduce alla “roba”. E fa sorridere amaramente, in un momento di crisi generalizzata e sistemica, vedersi confermare ancora una volta come questo Paese corra su un doppio binario parallelo: da una parte chi conta il centesimo, dall’altra chi si fa la guerra a colpi di Rolex e borsette prese in ostaggio.
Totti-Blasi al triplice fischio. Lui puntualizza: “Non ho tradito per primo”
In uno scenario di misera guerriglia coniugale come questo, le dinamiche del tradimento, chi ha tradito chi – chi ha tradito per primo, sono decisamente l’aspetto meno interessante. Francesco Totti, tuttavia, ci tiene a specificare che lui non ha tradito per primo. Che ha agito sostanzialmente per ripicca, restituendo pan per focaccia ad Ilary, della quale aveva scoperto il tradimento spiando il suo telefono. La sua relazione con Noemi Bocchi, che a questo punto ottiene tutti i crismi dell’ufficialità, sarebbe nata solo dopo, verso la fine del 2021: “Questo (l’aver scoperto il tradimento della moglie, ndr.) mi ha gettato in depressione. Non riuscivo a dormire, facevo finta di niente ma non ero più io. Ero un’altra persona. Ne sono uscito grazie a Noemi”.
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