Egeo, 11 bambini perdono la vita
Cinque naufragi, 11 vittime, 4 bambini: la tragedia dell’Egeo
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Ancora una tragedia, ancora una volta nell’Egeo, ancora una volta vittime innocenti.
In prossimità della costa greca, sono avvenuti 5 naufragi: al largo dell’isola di Samo, la Guardia Costiera Greca ha soccorso 51 profughi, mentre al largo di Lesbo circa 240 sopravvissuti sono stati tratti in salvo.
Ma il miracolo include il dramma: 11 bambini non sono scampati alle gelide acque, perdendo la vita. Ancora una volta.
15 piccoli superstiti sono stati ricoverati in gravi condizioni a Lesbo, e altri 3 sono stati condotti ad Atene, collocati in terapia intensiva.
Un episodio che richiama alla mente i gracili corpicini di Aylan e Galip ritrovati sulla spiaggia turca di Bodrum, obbligati a sfuggire alle nefaste condizioni interne ai paesi natii, in cerca di quella sorte comunemente definita “felice”, risucchiati dai mari europei, oramai ostili ad uno dei fatti umani più remoti.
Ancora una volta, l’Unione Europea, rappresentata dall’Alto rappresentante UE Federica Mogherini, assume una posizione diplomatica rispetto al fenomeno migratorio, chiedendo l’unanime attenzione e collaborazione di tutti i Paesi: nessun analisi, nessuna riflessione, nessuna risoluzione, ma solo parole di circostanza. Come sempre.
Nella scorsa notte, altri 18 migranti sono morti, in seguito al naufragio di un barcone, al largo dell’isola di Kalymnos.
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