Tre anni senza Johan Cruyff: il ricordo del Signore del calcio totale
Tre anni senza Johan Cruyff, il ricordo del maestro: “Giocare a calcio è semplice, ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile che ci sia”
24 marzo 2016, una data che non scorderemo mai e che ci fa piangere al sol pensiero di non rivedere più Johan Cruyff. Tre anni senza il maestro, ma il suo ricordo vive nella mente degli amanti di questo sport.
Rivoluzionario e assoluto protagonista del calcio totale, interpretato alla perfezione con l’Ajax e soprattutto con i Peasi Bassi di Michels, cambia la storia del calcio olandese, lasciando un’impronta negli anni sessanta e settanta.
Il “Profeta del gol“, uno dei tanti soprannomi del maestro, dopo aver vinto tre palloni d’oro, continuò a dominare la scena anche da allenatore, vincendo la Champions League ed altri importanti trofei.
È uno dei sette allenatori ad aver vinto la coppa dalla grandi orecchie sia da allenatore che da giocatore. Nella classifica stilata dall’IFFHS, detiene il secondo gradino del podio nella speciale classifica dei miglior giocatori al mondo, dietro solo a Pelè.
Le migliori citazioni di Johan Cruyff
“Giocare a calcio è semplice, ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile che ci sia”
“Il calcio consiste fondamentalmente in due cose. La prima: quando hai la palla, devi essere capace di passarla correttamente. La seconda: quando te la passano, devi saperla controllare. Se non la puoi controllare, tantomeno la puoi passare”
“Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi”
Tre anni fa ci lasciava l’immortale, un’icona del calcio mondiale, un esempio per le future generazioni, il calcio in persona.
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