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La scienza continua a progredire. Il lavoro, spesso sottovalutato e poco gratificato, dei ricercatori porta ogni giorno ad incredibili passi avanti. Una delle lotte che più affanna il popolo scientifico e che più interessa l’opinione pubblica, è la ricerca sui tumori. Purtroppo di cancro ancora si muore, una cura definitiva non è stata ancora trovata a causa dell’innumerevole quantità di neoplasie che possono affliggere il nostro corpo. Ma la tendenza si sta pian piano invertendo. Le sempre più moderne cure riescono ad apportare grandi risultati in termini di sopravvivenza a lungo termine. È quello che viene spiegato nell’ultimo volume de I numeri del cancro, un report sui dati statistici di incidenza e sopravvivenza prodotto da AIOM e AIRTUM e presentato ieri al Ministero della Salute.
In particolare, questo volume si occupa di fotografare i dati epidemiologici della patologia neoplastica nel corso degli anni. Viene monitorata, quindi, l’incidenza di tumori in base a genere, età e localizzazione geografica, la percentuale di screening effettuati sulla popolazione e il numero di coloro che ritornano ad un’aspettativa di vita nella media in seguito alla diagnosi di tumore.
Spiega Stefania Gori, presidente di AIOM: “I dati relativi ai trend temporali indicano che
l’incidenza dei tumori è in riduzione in entrambi i generi e che la mortalità continua
a diminuire in maniera significativa in entrambi i sessi come risultato di più fattori,
quali la prevenzione primaria (ed in particolare la lotta al tabagismo), la diffusione
degli screening su base nazionale, i miglioramenti diagnostici, i progressi terapeutici
(chirurgici, farmacologici, radioterapici) e l’applicazione sempre più su larga scala di
una gestione multidisciplinare dei pazienti oncologici”.
“Negli uomini i tassi di incidenza più elevati in Italia si registrano in Friuli Venezia Giulia (716 casi per 100.000 abitanti) e in Umbria (688 casi per 100.000 abitanti)
(tabella 16) mentre l’incidenza più bassa si registra in Calabria (559 casi per 100.000
abitanti). Nelle donne l’incidenza più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (562 casi
per 100.000) e Lombardia (535 per 100.000) mentre i valori più bassi si registrano in
Calabria (408 casi per 100.000)”.
“Negli uomini sono soprattutto le Regioni del Nord che mostrano il calo più importante, più lieve il calo nelle Regioni del Centro (-0.7%) ed ancora più lieve nelle Regioni del Sud (-0.4%). Al Sud l’incidenza per tutti i tumori cala lievemente in Campania ed in Sicilia, ma è stabile in Puglia ed in Calabria. Nelle donne il calo appare più modesto e interessa in particolare l’Alto Adige e la Lombardia. Le Regioni del Sud invece mostrano un lieve aumento dell’incidenza: in particolare la Puglia (+0.7% annuo) e la Sardegna (+1.2%).
Mentre, sempre al Nord, in particolare in Val d’Aosta, si registra il maggiore tasso di sopravvivenza, seguita da Emilia Romagna e Toscana.
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