Tunisia, esplosione vicino all’ambasciata USA: morto un agente
Due kamikaze su una moto in Tunisia si sono lanciati contro una pattuglia di sicurezza. I feriti sono cinque, ma non hanno danneggiato l’ambasciata
Due attentatori suicidi si sono fatti esplodere stamattina davanti all’ambasciata americana di Tunisi, capitale della Tunisia. Quest’ultima è situata nella zona residenziale di Berges du Lac, a una dozzina di chilometri dal centro della capitale. Gli uomini erano a bordo di una motocicletta con esplosivo, avrebbero cercato di entrare nella sede diplomatica e poi si sarebbero fatti saltare in aria. A causa di quest’ultima esplosione, gli jihadisti sono morti, con un agente tunisino. Si possono contare altri quattro feriti.
Il tenente Taoufik Missaoui è morto nello scontro. Inoltre, l’esplosione ha demolito l’ingresso coperto della sede diplomatica e ha distrutto un’automobile. Apparentemente, per fortuna, non sembra abbia causato ulteriori danni. L’attentato sembra riportare al centro dell’attenzione internazionale il Paese mediterraneo e suggerisce legami con la posizione di Tunisi nei confronti della vicina Libia.
Il Governo del presidente Kais Saied ha scelto di schierarsi con Fayed Serraj, a fianco della Turchia e, in modo più defilato, del Qatar. Il Governo libico è riconosciuto dalle Nazioni Unite ed è quello che anche l’Italia sostiene, sia pure negli ultimi tempi in maniera molto tiepida. La decisione della Tunisia ha influito sugli equilibri dello scontro tra Tripoli e Tobruk.
L’ultimo attentato terroristico a Tunisi, rivendicato dall’Isis, risale al 27 Giugno 2019. Lo scorso 30 Gennaio il presidente Kais Saied ha prorogato per tre mesi lo stato di emergenza in tutto il Paese. La situazione è critica.
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