Siamo al 18 Agosto 2022, e il conflitto in terra ucraina non sembra voler terminare. Le parti in causa si stanno ancora dando battaglia per la conquista del territorio, e nonostante le mediazioni di mezzo mondo, la Russia continua la sua campagna militare.
Le preoccupazioni del mondo adesso sono concentrate sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, presa d’assalto dagli attacchi russi. La paura di vivere di nuovo il disastro di Fukushima sta iniziando a terrorizzare il vecchio continente. Nel frattempo il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitrij Medvedev definisce “idioti” i governi europei.
Nelle ultime settimana, la centrale nucleare ucraina era stata già presa d’assalto dalle forza armate russe, creando non troppe preoccupazioni sia per la NATO che la stessa Ucraina. La fonte energetica di Zaporizhzhia infatti è la più grande centrale di tutta l’Europa, e un suo collasso provocherebbe dei danni all’ecosistema irreparabili. Proprio per questo i carri armati utilizzati dall’armata del Cremlino sui reattori ha agitato ancora i più le forze alleate. In Europa si teme una catastrofe simile a quella accaduta in Giappone ai reattori nucleari di Fukushima. “Secondo i nostri specialisti, a causa delle azioni delle forze armate ucraine, una situazione simile potrebbe verificarsi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia” queste le parole di Igor Kirillov, capo delle truppe di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica delle forze armate russe.
Lo scenario immaginato da Krillov preannuncia un surriscaldamento al nocciolo del reattore, con conseguente rilascio nell’atmosfera di sostanze radioattive per centinaia di centinaia di chilometri. Per evitare ciò, sarà necessario preservare i i generatori diesel di riserva e le pompe mobili, altrimenti ci si ritroverebbe in una situazione d’emergenza ancora più preoccupante di quella attuale. Nel frattempo il ministro dell’Interno ucraino, Denys Monastyrsky ha dichiarato al Guardian: “Nessuno avrebbe potuto prevedere che le truppe russe avrebbero aperto il fuoco sui reattori nucleari con i carri armati. È incredibile.”
“L’inverno in compagnia della Russia è molto più caldo e confortevole che in uno splendido isolamento con la stufa a gas spenta e i caloriferi congelati“. Questa la prima dichiarazione rilasciata tramite telegram del’ex presidente della federazione russa Dmitrij Medvedev, attualmente vicepresidente del Consiglio di Sicurezza. Secondo il politico infatti, i governi europei sarebbero governati da “idioti” che metterebbero a rischio il futuro dei proprio cittadini mettendosi contro la Russia.
“Quattro governi in Europa si sono dimessi in breve tempo” continua Medvedev parlando della situazione europea, “i voti degli elettori sono una potente leva di influenza anche sui politici più congelati”. “Vorremmo vedere come i cittadini europei non solo esprimono una tranquilla insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma dicano anche qualcosa di più comprensibile. Ad esempio, che li chiamano a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità. Soprattutto se il pagamento per la democrazia europea è il freddo negli appartamenti e scaffali vuoti nei frigoriferi, tale democrazia è per pazzi“. Questo ultimo commento del politico di fatto rappresenta un’ammonizione verso l’Europa sulle privazioni di gas e carburanti che dovrà sicuramente riscontrare nel caso si opporrà ancora alla politica russa.
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