17 Luglio 2019 - 12:39

UE, ira leghista contro il voto M5S a favore di Von Der Leyen

Secondo la Lega, in UE ci sarebbe un asse Renzi-Macron-Di Maio. Il Governo è sempre più in bilico, e di mezzo entra anche la questione Von Der Leyen

Una Lega che non si rassegna a mettere i bastoni tra le ruote sia ai propri colleghi di Governo (il Movimento 5 Stelle) sia alla nuova Europa che sta nascendo. L’UE nuova, con commissario Ursula Von Der Leyen, proprio non va giù a Matteo Salvini, che poco prima delle sette di sera ha ordinato il “niet” ai 28 eurodeputati leghisti chiamati a eleggere il nuovo commissario. A questo punto, si profila una vera e propria spaccatura nella maggioranza.

Luigi Di Maio, uscito a pezzi dalle Elezioni Europee, risulta determinante con i suoi 14 eurodeputati nell’elezione della candidata tedesca. Matteo Salvini, vincitore alle scorse elezioni, si chiama fuori dalla maggioranza. E il premier Giuseppe Conte, irritato e deluso, avrà vita ancora più difficile nelle trattative con l’UE e per incassare un commissario alla Concorrenza targato Lega. E ora, proprio tra i leghisti, c’è chi sospetta il peggio: un’alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle.

Certamente, nell’entourage di Salvini non mollano: “Abbiamo vinto le elezioni con il 33%, il commissario tocca a noi e non può essere un Tremonti o un Siniscalco. Perciò presenteremo ufficialmente il nostro candidato quando sarà il momento. E potete star certi che non compirà abiure, non benedirà l’asse franco-tedesco, pur di avere il via libera dalla commissione competente.

Ci pensa Conte, però, a rispondere direttamente da Palazzo Chigi: “Ogni forza politica è libera di declinare il concetto di interesse nazionale secondo la propria peculiare visione. Ovviamente la Lega si assumerà la responsabilità delle conseguenze che la sua decisione dovesse comportare.

Lo scontro, ormai, è aperto su tutti i fronti.