Il caso della Serie A preoccupa la Uefa, Ceferin attende notizie
Le misure stringenti del Comitato Tecnico Scientifico per la ripresa della Serie A preoccupano la Uefa, che attende risposte entro il 25 maggio
Serie A si o no. Sono ancora molti i dubbi legati alla ripresa del campionato. Da lunedì prossimo dovrebbero cominciare gli allenamenti in gruppo, ma le misure richieste dal Comitato Tecnico Scientifico, oltre a non soddisfare la Lega Calcio, preoccupano la Uefa.
A differenza degli altri campionati europei, che prevedono l’isolamento del giocatore positivo al Coronavirus, in Serie A, nel caso di un positivo, dovrebbe andare in quarantena l’intera squadra per 14 giorni. Questa una delle condizioni imposte dal CTS per ripartire.
Condizione che non soddisfa i vertici del calcio italiano, che prevede di ricominciare giocando ogni tre giorni, ne la Uefa, molto irritata dalla situazione che si sta evolvendo in Italia.
Infatti, le misure richieste dal CTS mettono a rischio non soltanto la ripresa del campionato, ma anche la partecipazione di Juventus, Inter, Atalanta, Roma e Napoli alle Coppe Europee che dovrebbero cominciare ad agosto. Per questo, la Uefa ha deciso di non considerare più la data del 25 maggio come vincolante per comunicare come e quando riprenderà la Serie A.
Entro quella data, Ceferin attende comunque risposte concrete dal calcio italiano. Se non dovessero arrivare, non è da escludere per le squadre italiane l’esclusione dalle Coppe Europee per la prossima stagione.
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