3 Novembre 2020 - 10:26

Vaccino Covid, per AstraZeneca sarà in distrubuzione da Marzo a 2 euro per dose

Covid, vaccino

Il vaccino IRBM-Oxford, secondo AstraZeneca, potrebbe essere in distribuzione già entro la fine di Marzo 2021, al costo di circa 2 euro e con due somministrazioni intervallate da 28 giorni

Secondo Joseph Baselga, vice presidente esecutivo dell’Area ricerca e sviluppo Oncologico di AstraZenecam, la distribuzione avanzata del vaccino anti-covid IRBM-Oxford-AstraZeneca potrebbe iniziare già a partire Marzo 2021. In un’intervista rilasciata alla radio catalana ‘Rac1’, Baselga ha dichiarato che “Abbiamo iniziato a produrre milioni e milioni di dosi di vaccini prima di sapere se funziona perché non vogliamo aspettare sei mesi. All’inizio dell’anno avremo già tre miliardi di dosi“. Il medico catalano ha anche spiegato che il vaccino sarà venduto a prezzo di costo, circa due euro, e che verrà somministrato in due dosi a distanza di 28 giorni. Ricordiamo che AstraZeneca ha già siglato un accordo con la Commissione Europea per la fornitura di 400 milioni di dosi di vaccino, quando sarà disponibile.

Baselga ha ricordato che attualmente esistono 175 diversi vaccini in fase di sviluppo, 35 dei quali già in fase di sperimentazione su pazienti e 10 nella fase di verifica finale. “Il vaccino aiuterà ma non è l’unica soluzione“, avverte Baselga, specificando che AstraZeneca sta lavorando anche a un trattamento con anticorpi monoclonali.

Noi ci aspettiamo che alla fine di novembre possa essere conclusa la fase tre della sperimentazione clinica, a quel punto la parola passerà alle agenzie regolatorie” fa sapere Piero Di Lorenzo, Presidente e Amministratore Delegato di IRBM Pomezia ai microfoni di Radio Cusano Campus, riferendosi al vaccino IRBM-Oxford.

Di Lorenzo si mantiene decisamente più cauto rispetto a Baselga, dal momento che “ll problema è riuscire ad arrivare alla fine dei test senza che si verifichino eventi avversi. Se così sarà, le agenzie regolatorie impiegheranno 3-4 settimane e si arriverà a una consegna delle prime 20-30 milioni di dosi all’Ue entro fine anno“. Ad ogni modo, Di Lorenzo ha rassicurato che “tutto procede nel migliore dei modi e non ci sono evidenze che facciano pensare a controindicazioni dal punto di vista delle età e delle patologie“. Intanto, il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford in collaborazione con IRBM di Pomezia, e prodotto da AstraZeneca, ha sviluppato una robusta risposta immunitaria nelle persone anziane, cioè la fascia a più alto rischio.