7 Aprile 2020 - 10:36

Val Seriana, litigano Conte e Fontana sulla mancata zona rossa

moratti

Il premier Giuseppe Conte e il governatore della Lombardia Attilio Fontana litigano per la Val Seriana. Erano rimaste aperte tutte le attività

Misure diverse per località diverse. Se a Lodi con meno di 50 contagi in 3 giorni si era chiuso tutto, in Val Seriana con quasi 100 contagi in una settimana non si è mai arrivati a questa misura. Nelle ultime ore, diverse agenzie di stampa hanno reso pubbliche le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte e del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Queste ultime discutono della mancata zona rossa nella provincia di Bergamo, dove sembra che le disposizioni anti-Coronavirus siano arrivate in ritardo.

Ma effettivamente quanto pesa il ritardo del Governo e quanto invece l’improvvisa sterzata della Regione? Stando alle dichiarazioni di Conte e Fontana, la colpa è da dividere a metà.
Se la Lombardia avesse voluto, avrebbe potuto fare di Alzano e Nembro Zona Rossa. Non vi è argomento da parte della Regione Lombardia per muovere contestazioni al Governo nazionale o ad altre Autorità locali. Se la Regione Lombardia ritiene che la creazione di nuove zone rosse andasse disposta prima, con riguardo all’intero territorio regionale o a singoli comuni, avrebbe potuto tranquillamente creare “zone rosse”, in piena autonomia.” ha dichiarato in una nota Giuseppe Conte.

Attilio Fontana, governatore della Lombardia, sulla vicenda della Val Seriana ha risposto per le rime: “Al di là del fatto che ammesso che ci sia una colpa, la colpa eventualmente è di entrambi, io non ritengo che ci siano delle colpe in questa situazione. Forse su Alzano si sarebbe potuto fare qualcosa di più rigoroso. Ma dopo che era stata istituita una zona rossa noi non avevamo neanche da un punto di vista giuridico modo di intervenire.

Insomma, le colpe sarebbero da dividere a metà.