Valeriana, proprietà e controindicazioni della “pianta del sonno”
Usata come rimedio nelle antiche tradizioni popolari, dopo una giornata di lavoro o in periodi di stress, la valeriana ha effetti calmanti e aiuta a riposare meglio
La valeriana è una specie di pianta che comprende tantissime sottospecie. La più famosa ed utilizzata è la valeriana officinalis. Quasi la totalità degli esemplari utilizzati in erboristeria, proviene da coltivazioni sparse in tutto il mondo. È una pianta erbacea perenne, la cui pare sotterranea è composta anche da un rizoma, una radice ingrossata con funzione di riserva. È proprio questa parte ad avere un forte interesse farmaceutico per i principi attivi presenti al suo interno. Ha un odore sgradevole e penetrante.
Proprietà
La valeriana contiene principalmente tre classi di principi attivi: nell’olio essenziale troviamo acido valerenico, valerianolo e gli iridoidi costituiti principalmente da valepotriati; ci sono poi alcaloidi e flavonoidi. Sia i sesquiterpeni che i valepotriati dell’olio essenziale, sono ritenuti responsabili dell’effetto calmante della valeriana. Studi scientifici tuttora in corso, confermano che questi composti diminuiscono la degradazione del GABA, un neurotrasmettitore inibitorio del nostro sistema nervoso, quello cioè implicato nell’induzione del sonno.
Il risultato è quello di conciliare il rilassamento nei casi di insonnia da stress. Altre azioni che ha sull’organismo sono quelle di abbassare la pressione sanguigna e di ridurre i crampi addominali. Su questi aspetti gli scienziati non sono tutti dello stesso parere.
Come utilizzarla
La valeriana si trova principalmente sotto forma di estratto idroalcolico secco. È possibile assumerlo, solo dopo aver consultato il medico o il farmacista, come compresse, capsule o tisane. In commercio, infatti, esistono anche degli infusi da bere prima di andare a dormire: il tepore della bevanda unito agli effetti della valeriana, aiutano a rilassarsi e ad addormentarsi. È possibile infine, associare all’infuso anche altre piante, come melissa, passiflora o camomilla.
Controindicazioni
Sebbene anche su questo punto esistano delle controversie, è bene non somministrare valeriana ai bambini sotto i 6 anni e alle donne in gravidanza, per i possibili effetti teratogeni sul feto.
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