Un nuovo ritorno al sovranismo. Questo è tutto ciò che sogna Matteo Salvini, la cui alleanza di Governo con il Movimento 5 Stelle non deve fuorviare. I veri obiettivi del ministro dell’Interno sono altri. A conferma di ciò, il leghista ha incontrato il premier ungherese Viktor Orban a Milano, in un luogo simbolo della struttura dello Stato come la prefettura.
Un colloquio, quello tra Orban e Salvini, che accende la spia d’allerta nel Movimento 5 Stelle. La crescita del ruolo di Salvini nell’ambito della politica estera evidenzia come il progetto della Lega sia su scala continentale, in nome di un sovranismo che ha come fulcro la lotta all’immigrazione.
Molto stranamente, però, il premier Giuseppe Conte incontrerà oggi il premier ceco Andrej Babis. Anche lui sulla stessa onda del premier ungherese, in quanto ha ribadito a più riprese l’indisponibilità di Praga ad accogliere i migranti.
Il progetto è quello di creare una sorta di “Lega delle leghe” in Europa, un macropartito che unisce tutti i movimenti sovranisti ed euroscettici.
E a Luigi Di Maio, questo, non va proprio giù: “Adesso Salvini sta esagerando. L’Ungheria alza muri di filo spinato e rifiuta i ricollocamenti. Per quello che mi riguarda chi non aderisce ai ricollocamenti non ha diritto ai finanziamenti europei. Il premier è molto diverso da noi, rappresenta una forza di destra, mentre il M5S non è né di destra né di sinistra.”
Potrebbe essere questo il primo passo verso la scissione Lega-M5S? Staremo a vedere.
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