Ventura: da Milano a Verona, anno nero. Ma le dimissioni arrivano prima
Esattamente 363 giorni dopo Italia-Svezia, Gian Piero Ventura si è dimesso da allenatore del Chievo, a completamento di un anno da dimenticare
Un fulmine a ciel sereno quello avvenuto ieri pomeriggio a Verona dopo Chievo-Bologna: Gian Piero Ventura si è dimesso da allenatore dei gialloblù a fine partita.
In mixed zone, ha spiegato tutto il ds Romairone, rimasto sorpreso anche lui: “A caldo è emerso questo malessere del mister. Io gli ho chiesto di contare fino a dieci, prima di annunciarlo alla squadra. Mi auguro faccia le sue dovute riflessioni e parli con il Presidente, anche per il rapporto che si è creato. Dimissioni congelate? Noi abbiamo un’idea ben precisa sul Mister e non è cambiata da un mese a questa parte. Sarà il presidente a decidere“.
Dunque, le dimissioni (in attesa di conferme ufficiali) di Ventura chiuderebbero un cerchio drammatico per lui, 363 (oggi uno in più) giorni dopo il disastro italiano contro la Svezia. Lì però le dimissioni non sono mai arrivate (se non dopo l’eliminazione) nonostante le aspre critiche e le difficoltà note a tutti, è andato avanti fino ad affondare la nave e le speranze italiane di andare al Mondiale.
Da quella notte di Milano al pomeriggio di ieri a Verona, dunque è cambiato poco. O forse tanto perché stavolta il tecnico non ci ha pensato due volte per lasciare l’incarico, travolto dal malessere dell’ambiente che il Chievo ultimo a 0 punti in classifica.
Questa volta avrà appreso la lezione il buon Gian Piero? Non lo sapremo mai, intanto bisogna attendere quale sarà il responso del presidente Campedelli su questo (ennesimo) fulmine a ciel sereno in casa veronese.
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