4 Maggio 2016 - 12:34

Vi Presento: i Cafè Chinaski

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Tra cantautorato e inediti, divertimento e temi sociali, chi sono e cosa ci fanno i Cafè Chinaski

[ads1] Il progetto Café Chinaski prende avvio nell’estate del 2013, da Andrea Melileo (voce e chitarra), Francesco Verdicchia (tastiere), Matteo Cannavacciuolo (batteria) e Francesco Fersini (basso), che decidono di intraprendere un nuovo percorso adeguando le passate esperienze musicali a ciò che di nuovo hanno da dire.

“Il nome ‘Cafè Chinaski’ è stato scelto ispirandoci a un romanzo di Bukowski che si intitola “Factotum”, in cui un personaggio, che si chiamo proprio Henry Chinaski, va in giro per l’America alla ricerca di un lavoro, ma gli sarà molto difficile conciliare il suo stile di vita “scapestrato” con le responsabilità di un impiego.
Ci rispecchiavamo in questo stile di vita quando è nato questo progetto.  Adesso diciamo che gli acciacchi dell’età si fanno sentire e stiamo cercando di darci una regolata.“- dice sorridendo Andrea Melileo.

Nell’ottobre 2013 vincono il concorso “musica per il lavoro”, e si esibiscono sul palco del Mei 2.0 di Faenza, condividendo il palco con artisti del calibro di Enrico Ruggeri, Omar Pedrini, Fabrizio Moro e Bandabardò. Nell’estate 2014 vincono il premio della critica al Palagiano Music Festival, che li porta per la seconda volta sul palco del MEI 2.0.

Il repertorio della band è costituito da inediti e omaggi al cantautorato italiano, riarrangiando il tutto in chiave folk, raggae e balkan. Ormai nessuno nel Salento può dire di non conoscerli, e non solo perché hanno suonato praticamente dovunque: perché sono in grado di coinvolgere il pubblico e farlo divertire, di fargli fare un salto nel passato e lasciargli un messaggio. Non è da tutti.
Li trovate spesso in Piazza Sant’Oronzo , nel cuore di Lecce , come artisti di strada pronti a rallegrare la serata con i brani che hanno fatto l’Italia: da Lucio Dalla a Giorgio Gaber, da Rino Gaetano a Paolo Conte, da De Andrè a Mannarino. Ma potete trovarli anche in giro per il Salento a proporre i loro inediti in dei live divertentissimi e di alto livello.

Per quanto riguarda gli inediti, i testi sono spesso scritti a quattro mani, da cantante e tastierista.
Ci ispira tutto quello che ci circonda, quello che vediamo e quello che pensiamo. Inizialmente era importante che le nostre canzoni rappresentassero quello che eravamo, e il nostro atteggiamento nei confronti del sociale. Adesso ci facciamo trasportare da tutto ciò che abbiamo intorno. Non vogliamo dare delle risposte o un manifesto ben preciso. In “Resto in linea” ad esempio abbiamo parlato di un lavoro degradante, quello dell’operatore nei call center, che un nostro amico ha dovuto affrontare, ed è stata davvero dura per lui.
In “Morale in scatola” invece volevamo esprimere con forza la libertà con cui cerchiamo di vivere ogni giorno, nonostante ci siano, all’interno delle nostre città (soprattutto a Lecce) delle imposizioni davvero assurde.”
Ci hanno promesso che presto ci saranno grandi novità, e noi le aspettiamo con ansia. Intanto ecco dove potete trovarli: 

Venerdì 6 Maggio al Must di Calimera;
Sabato 7 Maggio al Petra Nera di Torre San Giovanni.

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