Violenza di genere, ok unanime per il ddl Roccella
La Commissione ha approvato in modo unanime il ddl Roccella sulla violenza di genere. Ora bisogna approvarlo in Senato
Un’approvazione unanime, per uno dei peggiori problemi e delle peggiori questioni che affliggono il nostro Paese e la nostra umanità. Sull’onda dell’indignazione relativa al femminicidio di Giulia Cecchettin, il Parlamento accelera la lotta alla violenza di genere. La commissione Giustizia del Senato ha votato all’unanimità il mandato al relatore di riferire in Aula sul cosiddetto ddl Roccella. Questo conterrà nuove norme per il contrasto alla violenza domestica e di genere. Il testo sarà lo stesso approvato dalla Camera.
Gli ordini del giorno, per ora, non sono stati votati, ma saranno ripresentati in Aula. Il provvedimento, con ogni probabilità, sarà all’esame dell’Assemblea già oggi. Il testo dovrebbe diventare legge alla vigilia della Giornata contro la violenza alle donne del 25 Novembre. Un pacchetto che dovrebbe andare a rafforzare il cosiddetto “Codice Rosso“, grazie al potenziamento di strumenti come l’ammonimento, il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento e la loro applicazione ai cosiddetti “reati spia”.
La segretaria del PD, Elly Schlein, si è espressa sulla violenza di genere: “Ma nel testo si parla solo di repressione, non contiene nulla che riguardi la prevenzione, cioè l’educazione nelle scuole e le risorse per la formazione di operatori e operatrici specializzati. Il PD è disponibile ad azioni bipartisan in difesa delle donne. Da parte di Giorgia Meloni, però, non sono ancora arrivati segnali.“
Ma la Lega si oppone. Infatti, il vicepremier Matteo Salvini non è dello stesso avviso: “La scuola deve fare la scuola, le istituzioni le istituzioni, ma la famiglia deve fare la famiglia. Perché la scuola non può arrivare ovunque, così come il sindaco o il ministro. Sono la mamma ed il papà che devono capire se hanno in casa qualcuno che rischia di diventare un problema.“
Eppure, tra gli emendamenti, ne figura uno della senatrice di FdI Giulia Cosenza che punta proprio ad introdurre nelle scuole “l’insegnamento dell’educazione emotivo-sentimentale“. Insomma, due posizioni anti-tetiche all’interno dello stesso schieramento.
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