Virginia Raggi: Anonymous viola le e-mail della sindaca di Roma
Gli hacker di Anonymous Italia violano la posta elettronica certificata di Virginia Raggi. Sono state violate anche quelle di altri avvocati
Uno schiaffo alla sicurezza informatica, di questi tempi, vuol dire parecchio. Soprattutto se si tratta di un partito che tenta, da anni, di fare della “libertà digitale” e informatica uno dei propri cavalli di battaglia. Sì, stiamo parlando proprio del Movimento 5 Stelle. In particolare, la vicenda presa in questione riguarda la sindaca di Roma, Virginia Raggi, oggi al centro di una particolare bufera con Anonymous.
Infatti, alcuni hacker di Anonymous Italia hanno violato la posta elettronica certificata (PEC) di 30.000 avvocati iscritti all’Ordine di Roma. Tra questi dati diffusi online, naturalmente, vi sono anche quelli di Virginia Raggi, insieme alle sue e-mail. Il Movimento 5 Stelle ha pubblicato sul proprio blog anche alcuni screenshot delle presunte mail ricevute dalla prima cittadina da parte dell’amministrazione dell’Ordine degli avvocati circa le quote di iscrizione.
Sulla vicenda sta già indagando il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (CNAIPIC) della Polizia Postale. Al momento la Procura non ha ufficialmente aperto nessun fascicolo per l’indagine riguardante il caso di Virginia Raggi. Lo stesso CNAIPIC, però, è intervenuto per acquisire dati ed elementi per le indagini successive.
Naturalmente, tutto ciò mette in seria discussione la bontà che il Movimento 5 Stelle ha sempre mostrato nei confronti di un Internet più aperto e senza filtri. Questa volta, infatti, la minaccia arriva proprio da uno degli elementi più esacerbati dallo stesso partito di Governo. Come si comporterà ora Luigi Di Maio?
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