Foto: YT Feltrinelli
Lutto nel mondo del giornalismo: Vittorio Zucconi si è spento all’età di 74 anni, in seguito ad una grave malattia che non gli ha lasciato scampo.
Era una delle ‘penne’ storiche de “La Repubblica”, corrispondente ed editorialista direttamente dagli Stati Uniti, precisamente da Washington dove si era trasferito nel 1985. Nel corso della sua carriera, aveva lavorato anche per “La Stampa”, sempre come corrispondente, sia in America che a Bruxelles. Poi il passaggio a Repubblica che lo ha portato a diventare editorialista anche. Per un periodo ha ricoperto il proprio ruolo anche presso il ‘Corriere della Sera’, oltre che a “La Notte di Milano”, giornale dove aveva iniziato a scrivere suo papà Guglielmo. Infine, era anche direttore di Radio Capital, fino al 2018.
Tanti fatti storici sono stati seguiti da Zucconi nella sua carriera: soprattutto durante la Guerra Fredda, dove è stato inviato dalla Russia all’America, passando per Bruxelles, fino ad arrivare al Giappone. Inoltre, fu autore dello scoop sullo scandalo Lockheed del 1976 (aerei comprati dall’Italia in virtù di tangenti concesse a ministri e generali) e che portò alle dimissioni dell’allora Presidente della Repubblica, Giovanni Leone.
Scrisse anche 5 libri e fu premiato nel 2008 come Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano.
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