Whatsapp e bufale, connubio perfetto: l’esilarante certificazione per il rientro a scuola
L’assurda ed esilarante certificazione da “copiare e incollare” per impedire l’isolamento dei figli al rientro a scuola. Ecco le bufale che circolano su Whatsapp
Strani modi di affermare la propria volontà, di far valere i propri diritti, sono nati negli ultimi anni. Se fino a pochi anni addietro bastava recarsi presso un notaio o rivolgersi alle autorità competenti. Ma nel 2020, era di Whatsapp, Covid-19 e bufale, basta copiare ed incollare sul proprio profilo alcune frasi sgrammaticate. Ecco quello che sta accadendo negli ultimi giorni in vista del rientro di bambini e ragazzi tra i banchi di scuola.
Ma andiamo con ordine. Il prossimo 14 settembre, secondo le direttive attuali, potranno ricominciare le lezione in presenza all’interno degli edifici scolastici: bambini e ragazzi dovranno nuovamente svegliarsi al mattino per andare a scuola. Ma non sarà come prima. Il coronavirus non è affatto sconfitto e bisognerà prestare molta cautela onde evitare focolai all’interno degli edifici scolastici. Per questo motivo, le disposizioni ministeriali sono molto rigide al riguardo e prevedono l’isolamento di un eventuale soggetto che presenti sintomi da Covid-19 fin quando questo non rientri presso il proprio domicilio in totale sicurezza. Ecco quindi che interviene la fantomatica certificazione con cui l’autorità genitoriale impedisce de facto tali procedure di arginamento del virus, per evitare che il bambino venga traumatizzato.
Il testo (la bufala) che circola nel web e su Whatsapp è la seguente: “Il 14 settembre io non autorizzo nessun personale della scuola ad isolare i miei figli se dovessero presentare improvvisamente qualche linea di febbre. Nessun personale sanitario può prelevare i miei figli da scuola in mia assenza traumatizzandoli. Nn (sic) firmerò nessun foglio di autorizzazione che prevede questo tipo di trattamento.
Fino alla maggiore età io genitore sono l’unico tutore dei miei figli. Modificate queste direttive o i figli ce li teniamo a casa!!!!!copiate e incollate tutti!!i nostri figli non sono animali”.
Inutile chiarire la suddetta certificazione abbia un valore pari a zero e si tratta solamente di una delle innumerevoli bufale che circolano in rete. Bisogna sempre ricordare che tutte le misure adottate in questi mesi sono volte alla salvaguardia della salute di tutti. Indossare la mascherina, distanziarsi dagli altri, evitare assembramenti ed accettare di essere “isolati” se si hanno sintomi da Covid-19, significa contribuire nel proprio piccolo alla lotta contro il coronavirus.
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