10 Settembre 2020 - 11:32

Zaia vs Salvini, continua la lotta a distanza per le regionali

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Continuano le tensioni tra Zaia e la Lega in vista delle elezioni regionali, intanto Lorenzo Fontana invita a votare Lega minando il successo del governatore

Non si placa la tensione tra Salvini e Luca Zaia soprattutto dopo la mossa di Lorenzo Fontana. Il commissario veneto una decina di giorni fa aveva scritto ai segretari delle oltre 400 sezioni del Carroccio invitandoli a far votare la lista Salvini-Lega Veneta e non quella Zaia Presidente. Un vero e proprio colpo basso per il governatore uscente, che rischia di compromettere il successo personale costruito in questi mesi.

Quello di Fontana non è il primo colpo che la Lega assesta a Zaia, in passato infatti Salvini aveva imposto che gli assessori regionali uscenti si candidassero nella lista della Lega e non in quella del governatore uscente. La mossa dell’ex ministro dell’interno era volta a far rialzare i consensi della Lega in Vento. Con il governatore uscente fermo al 44 per cento e la Lega al 14% Salvini teme la sconfitta.  Per questo il segretario ha fatto inserire nella lista di partito gli uscenti di peso come gli assessori Roberto Marcato, Giuseppe Pan, Federico Caner, Elisa De Berti, Manuela Lanzarin, Cristiano Corazzari e il capogruppo regionale Nicola Ignazio Finco.

L’ex presidente del consiglio provinciale di Treviso, Fulvio Pettenà, dopo la lettera di Fontana ha dichiarato che Zaia e la Lega sono la stessa cosa, che non si può invitare a votare solo la lista di partito e non quella del governatore uscente. Una dichiarazione che ha indotto il commissario trevigiano Gianangelo Bof a diffondere un comunicato eloquente. “A Pettenà dico di concentrarsi sulle elezioni, abbiamo già l’opposizione che ci critica. Non abbiamo bisogno dell’opposizione interna”– dichiara il commissario.