Zanzara tigre: cosa fare in caso di punture e qual è il rischio
La zanzara tigre è particolarmente aggressiva e infligge punture che provocano prurito e gonfiore. Ma rappresenta un pericolo
Una delle specie più nocive in natura per l’uomo. La zanzara tigre è originaria delle zone tropicali e sub-tropicali del sud-est asiatico, arrivata in Italia da alcuni decenni, che si riconosce per le striature bianche su zampe e corpo neri. Di dimensioni comprese tra i 5 e 10 millimetri, la zanzara tigre si distingue per il suo aspetto dalla zanzara comune (Culex pipiens) che è invece di colore marrone chiaro, ma anche per il suo comportamento, come il volo particolarmente silenzioso e una grande agilità che le permette di sfuggire alla maggior parte di tentativi di schiacciarla da parte delle persone.
Le femmine di zanzara tigre hanno una puntura molto rapida, che produce prurito, bruciore e ponfi più evidenti di quelli di altre zanzare, e tendono a pungere principalmente di giorno e più volte, non solo gli umani ma anche altri mammiferi e gli uccelli. Questa varietà la rende decisamente più pericolosa, perché aumenta le probabilità che trasmettano agenti patogeni da una specie all’altra, essendo tra i principali vettori di nematodi parassiti e dei virus di dengue, chikunguya e febbre gialla.
La zanzara tigre si riconosce soprattutto per il suo aspetto striato, che ricorda quello di una tigre. Gli esemplari adulti sono neri, di dimensioni comprese tra i 5 e i 10 millimetri, con striature bianche su tutto il corpo e, soprattutto, sulle zampe. Questo particolare aspetto le distingue dalla zanzara comune che, come detto, è di colore marrone chiaro, con strisce più chiare sull’addome.
In caso di punture, non bisogna grattare la zona colpita. Piuttosto, è utile applicare un cubetto di ghiaccio, per anestetizzare la superficie della pelle irritata e ridurre notevolmente il prurito. Il rischio principale è quello della trasmissione di malattie infettive, quali possono essere soprattutto virus di dengue, febbre gialla, chikunguya e zika.
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