29 Febbraio 2016 - 20:28

Diventa elettronica la ricetta rossa del medico

Arrivo della ricetta elettronica.

Dal primo marzo la ricetta prescritta dal medico diventa elettronica: la dematerializzazione della ricetta si ri-materializza su di un sistema informatico.

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[ads1] Benvenuta ricetta elettronica: dal primo marzo la ricetta rossa del medico di famiglia sarà sostituita dalla sua versione elettronica, chiamata anche dematerializzata. Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico visibile anche al farmacista che ci consegnerà le medicine. Per il momento la nuova ricetta elettronica è in fase di sperimentazione e non abolirà del tutto la carta.
In sostanza i medici si connetteranno dal proprio computer ad un apposito portale, compilando così la ricetta sullo schermo e aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Al codice fiscale del paziente sarà associato un Numero di ricetta elettronica. Il sistema stamperà un promemoria con il quale il paziente si recherà in farmacia. Con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul foglio A5, il farmacista recupera la prescrizione direttamente on-line e consegna la medicina.
Ci vorrà tempo perché sparisca la vecchia “fustella” da attaccare nei riquadri rossi, poiché anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer ancora non è stato individuato un meccanismo che annulli il valore della fustella e distingua i farmaci erogati a carico del Sistema Sanitario Nazionale da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino.
Nei prossimi mesi il procedimento coinvolgerà anche la prescrizione di esami e visite specialistiche, dato che la ricetta elettronica sarà accettata anche da cliniche, ambulatori e ospedali.
La prescrizione elettronica permetterà di risparmiare sulla stampa e di controllare più efficacemente eventuali falsificazioni e abusi.
La ricetta virtuale, inoltre, sarà valida in tutte le farmacie del territorio nazionale. Questo permetterà di ritirare i farmaci necessari anche fuori dalla regione di residenza, eliminando il problema di chi, trovandosi fuori casa, è costretto a pagare i medicinali per intero.
Fino al 2017 alcuni farmaci, come stupefacenti, ossigeno e prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, saranno esclusi dal nuovo metodo.

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