24 Agosto 2015 - 10:15

L’ancora di salvataggio di Renzi & co

renzi

Mentre un sondaggio elettorale fa sprofondare il PD al 29% arriva l’appello di 209 avvocati d’affari, consulenti finanziari, manager e imprenditori tramite il Corriere della Sera. La finanza del nord invita a sostenere apertamente il Premier Renzi

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Uno degli elementi caratteristici dell’Italia di oggi è l’ampia insoddisfazione, con conseguente allontanamento della popolazione, verso gli apparati convenzionali quali partiti o sindacati.

Queste strutture tradizionali, infatti, negli ultimi anni si sono rese protagoniste di atti totalmente impopolari, e spesso contrastani con la realtà, e molti dei leader (a tutti i livelli) si sono ritrovati in situazioni a dir poco disdicevoli.

Le due caratteristiche, quindi, hanno portato da un lato ad un forte calo degli iscritti (come lamentava una distrutta CGIL qualche settimana fa) e dall’altro alla perdita del “presunto” (dato che si tratta di sondaggi) appeal elettorale.

In un sondaggio pubblicato il 4 agosto da Scenari Politici,  reso visibile soltanto ieri (22 agosto), è balzato all’occhio un dato interessante: il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa ed espressione del Presidente del Consiglio, rileva un consenso elettorale per la prima volta al di sotto del 30% (29% per la precisione).

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi

I dati, generati dalle tensioni interne al partito e dai “diktat” sulle riforme, sembravano aver messo all’angolo il Segretario/Premier Renzi ma, proprio nel momento di maggiore difficoltà, è arrivata l’ennesima ancora di salvezza.

Consapevoli del “calo di immagine” di Renzi, ben 209 rappresentanti dei “salotti bene” della finanza del nord hanno acquistato una pagina del quotidiano il “Corriere della sera” (giornale da sempre vicino alla maggioranza di governo) in cui elogiano il lavoro svolto fino a questo momento.

“Noi continuiamo a sostenere Matteo Renzi!” è il titolo a caratteri cubitali della pagina all’interno della quale l’èlite finanziaria espone quanto fatto dal Premier in questi mesi (ed i relativi ottimi risultati) citando “Buona scuola”, Senato ed immigrazione (guarda caso temi caldi di queste settimane estive).

Il tentativo di riabilitare totalmente il Presidente del Consiglio in questo periodo di vertiginoso calo dei consensi, però, merita diverse riflessioni.

In primo luogo, considerando l’adesione di personalità molto vicine a Renzi, si è cercato di ridisegnare l’intera “presentazione” delle tante riforme (considerate da esperti dei diversi settori il vero punto debole del governo) evidenziando, più che le mancanze, esclusivamente i punti di forza (o presunti tali).

Inoltre, l’appello, diffuso attraverso un’intera pagina di un quotidiano nazionale, sembra quasi essere una richiesta disperata da parte della “finanza bene” ad appoggiare maggiornmente il Premier (abbastanza malmesso mediaticamente ed elettoralmente).

Questo punto si evidenzia in diverse parti della lettera/appello con precisi richiami che invitano “i parlamentari che dicono di sostenerlo ad andare avanti” ed i cittadini interessati alle sorti del Paese” di rendersi visibili.

Ancora una volta la riabilitazione mediatica diventa uno dei punti di forza del “potente” di turno dove, seppur esclusivamente con il mezzo cartaceo, si è tentato, dato il momento di forte crisi della partitocrazia, di “restaurare” una figura (ed un governo) sempre più verso il baratro elettorale.

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