16 Maggio 2017 - 19:36

L’importanza della manutenzione dei freni

freni

Se il sistema dei freni non è in perfette condizioni, si moltiplicano in maniera esponenziale i pericoli sia per chi popola il veicolo sia per tutto l’ambiente circostante

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Freni e manutenzione, un binomio fondamentale per la tua sicurezza. La guida di un’automobile può provocare emozioni contrastanti. Gioie da una parte, dolori dall’altra, se la guida non è accompagnata da una revisione continua e costante del mezzo. È questo, infatti, l’unico modo per continuare a trascorrere momenti godibili nel veicolo. Affidarsi alle cure dei professionisti del settore può essere utile per evitare improvvise complicazioni.

Uno degli impianti più sollecitati è senza dubbio quello frenante. Se il sistema dei freni non è in perfette condizioni, si moltiplicano in maniera esponenziale i pericoli sia per chi popola il veicolo sia per tutto l’ambiente circostante. Si tratta difatti di tutta una serie di componenti che dovrebbero garantire una repentina decelerazione della rotazione degli pneumatici. Ed è per questo che emerge la funzione imprescindibile di freni, pastiglie, ganasce, dischi e tamburi, parti fondamentali di quell’azione che parte dal pedale del freno. Sono loro ad assicurare sicurezza e comfort, ed è per questo che è importante anche conoscere tutti i dettagli relativi ai gradi di usura e ai dati sulle sostituzioni.

L’azione che regolamenta la frenata è di per sé semplice: l’attrito nasce dallo sfregamento tra i dischi e le pastiglie. Un utilizzo costante dei freni, soprattutto nel traffico cittadino, provoca un’usura più o meno rapida, a seconda del trattamento che l’automobilista riserva al proprio impianto e della qualità dei prodotti. È perciò scontato che uno stile di guida aggressivo influisce sul rendimento, ma anche gli ingorghi della routine quotidiana influiscono sul deterioramento che però non è misurabile oggettivamente.

L’unico modo per evitare sorprese è saper riconoscere i segni dell’usura, o regolarsi con un’azione preventiva da effettuare in concomitanza di ogni tagliando.

A stilare le linee guida è il manuale dell’automobile, che riporta lo spessore minimo dei dischi. Un dato numerico da tenere sempre a mente, e da verificare in maniera periodica utilizzando un calibro a nonio. Per una misurazione ideale bisognerebbe misurare la parte laterale esterna, ma per andare sul sicuro è meglio valutare diverse misurazioni. Se il riscontro evidenzia dati inferiori ai minimi prescritti, è necessario rivolgersi ai professionisti per una rapida sostituzione.

Talvolta anche la misurazione non è un metro di giudizio attendibile. Se, infatti, l’automobile è stata sottoposta nel corso dei mesi a importanti sbalzi di temperatura, i dischi possono deformarsi in maniera irrimediabile. Anche la ruggine e i graffi compromettono in maniera definitiva l’azione dell’impianto frenante: se si trascurano questi piccoli particolari, i freni restituiranno uno stridore sempre più facile da riscontrare sia dall’abitacolo che dall’esterno.

Lo stridore è tipico di una mancanza di guarnizione e di un contatto diretto tra il disco e le pastiglie, non certo l’ideale per una frenata ottimale. Quanto giunge il momento del cambio di freni ogni automobilista si mette alla ricerca della migliore soluzione per risparmiare. E’ indubbio che ora il risparmio corre sul web, dove ci sono siti internet come questo qui che propongono, ad esempio, l’acquisto di freni a tamburo a prezzi vantaggiosi.

Se l’acquisto avviene su internet, però, il montaggio è consigliabile farlo fare sempre a professionisti del settore in modo da ridurre al mimino i rischi. Quando si devono cambiare freni e pasticche? Gli unici parametri numerici a cui l’automobilista può affidarsi per un riscontro più o meno veritiero, però, sono quelli forniti dalle cause automobilistiche, che consigliano il cambio dei dischi ogni 80.000 chilometri, periodo che corrisponde ad una doppia sostituzione delle pastiglie.

È infine consigliato acquistare un nuovo prodotto se, in fase di misurazione, i dischi non superano lo spessore di 3 millimetri.

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