17 Maggio 2017 - 09:46

Doctor Who 10×05 ‘Oxygen’ – Recensione

doctor

Lo spazio non è mai stato così pericoloso come questa settimana, con il quinto episodio della decima stagione di Doctor Who, che vede il nuovo trio finalmente riunito

[ads1]

Oxygen è un episodio molto importante nella decima stagione di Doctor Who, per diversi aspetti: Nardole entra finalmente in azione, l’ambientazione è più claustrofobica e angosciante che mai, e il forte messaggio che si vuole mostrare dona alla puntata un fascino che lo differenzia dagli altri.  Il plot twist finale, infine, getta le basi a quello che il prossimo trittico di episodi (che prevede le tanto teorizzate spiegazioni del mistero principale) ci servirà su un piatto d’argento.

Trama

Il Dottore, Bill e Nardole rispondono ad una chiamata di soccorso che arriva dallo spazio profondo, e si trovano intrappolati sulla stazione spaziale a bordo del Chasm Forge, dove tutti tranne quattro membri dell’equipaggio sono stati uccisi, e i morti sono ancora lì.

In un futuro in cui l’ossigeno viene venduto e le tute spaziali sono considerati molto più rispetto i loro occupanti, la battaglia dell’equipaggio TARDIS per la sopravvivenza inizia contro il più oscuro dei mali mai incontrati.

L’importanza del coinvolgimento di Nardole

Se c’è stata una cosa non del tutto apprezzabile in questa fin’ora ottima stagione dieci di Doctor Who, questa è stata sicuramente la netta mancanza di Nardole . La “promozione” di Matt Lucas come series regular della nuova stagione, dopo la sua apparizione nello special natalizio 2015 “The Husbands Of River Song”,aveva destato un generale stupore da parte dei fans della serie

Poster di Oxygen

(molto spesso non del tutto positivo). Nonostante ciò, il mistero che dalla 10×01 lo vede coinvolto in maniera attiva ed affascinante, non aveva fatto nient’altro che aumentare la curiosità del telespettatore e a far pretendere, di conseguenza, un maggiore minutaggio per il personaggio. Finalmente è successo!  Nardole si è unito, pur non essendo d’accordo con la scelta del dottore, all’ultima avventura spazio-temporale con la nuova companion Bill Potts.

Solitamente, questo primo punto delle consuete recensioni settimanali viene riservato per lodare Bill. Ma mentre Pearl Mackie ci regala un’altra meravigliosa performance (complice tutta la seconda parte dell’episodio, che ci condurrà al colpo di scena finale) il vero carattere che emerge è, appunto, quello del nostro Nardole. Come affermato in precedenza, non sappiamo molto su di lui, oltre al fatto che venga“usato” dal Dottore per tenere sotto controllo il contenuto del caveau e, di conseguenza, il pianeta Terra.

Non sorprende allora che Nardole ritenga abbastanza terribile quel lavoro e che sia frustrato per varie ragioni, ed è meraviglioso ed inedito il rapporto che si istaura con il protagonista dello show: è bello il suo modo di sfidare attivamente il Dottore ed il fatto che lui sia in gran parte indifferente alle sue manifestazioni di genio auto-proclamato, così come è rinfrescante ed inaspettato che egli non vorrebbe far parte di nessuna di queste avventure, e che quindi vaghi attraverso di loro senza alcun segno di essere mai stato particolarmente colpito.

Nardole, quindi, si dimostra assolutamente in linea con le aspettative che si erano fatte sul personaggio, pur mostrandosi completamente diverso da ciò che ci si poteva aspettare dal buffo personaggio introdotto un anno e mezzo fa. Matt Lucas potrà anche essere meglio conosciuto per i suoi ruoli comici, ma il rimprovero finale dell’alieno nei confronti del Dottore fa emergere ancora di più la bravura dell’attore in un ruolo diverso dal solito.

La storia più oscura della stagione

Purtroppo per Nardole, la sua prima avventura dopo tanto tempo di ‘pausa’, avviene in una stazione spaziale appartenente ad un periodo fortemente capitalistico, talmente tanto da considerare l’ossigeno come una vera e propria merce, con ogni azione degli esseri umani misurata in respiri e le tute spaziali che per l’equipaggio risultano come uniche fonti d’aria. Se già di per sé questa situazione non possa ritenersi più critica,  gli abiti hanno inspiegabilmente cominciato a spegnere i loro componenti “organici”, lasciandoli liberi di andare in giro con i corpi dei poveri deceduti al proprio interno. Solo quattro sono i sopravvissuti. Questa settimana Doctor Who ci lascia dei segni ancora più evidenti: il capitalismo non

Twelve, Bill e Nardole in una scena dell’episodio.

poteva essere descritto nella maniera più violenta e tragica. Il filo conduttore di questa stagione sembra continuare con le stesse caratteristiche e toccando temi sempre più profondi e forti, tanto da rendere questo episodio come uno dei più emotivamente terribili della serie moderna del dottore.

Quelli che sembrano a tutti gli effetti “zombie spaziali” terrorizzano e allo stesso tempo suscitano una pena che non ha eguali: l’essere umano sarà capace di annientarsi davvero fino a questo punto? Persino respirare, il primo e più importante diritto di ogni essere vivente, andrà nelle mani dei ‘potenti’? La percezione dell’umanità si distorcerà a tal punto da renderci molto più bestiali delle tante temute fiere dantesche? La nostra realtà quotidiana non sembra poi così tanto lontana da quella mostrataci in questo memorabile episodio, e questa consapevolezza rende la sua visione ancora più emozionante.

Con il poco tempo e prezioso ossigeno, il medico deve agire in fretta per svelare il motivo per cui le tute spaziali hanno funzionato male in questo universo capitalistico andato storto. La risoluzione del mistero poi, rende sicuramente questo episodio il più oscuro della stagione fino ad ora. Non abbiamo speranza di un cambiamento, non questa volta. Il lieto fine non fa parte di questa storia. 

Il primo grande Plot Twist della stagione

Il punto più alto di tutti per l’episodio viene raggiunto proprio nella scena finale, la quale ha completamente capovolto la risoluzione apparentemente ordinata della vicenda. Rendere cieco il Dottore per metà episodio aveva già affascinato e preoccupato tutti, ma rivelare all’improvviso che sia ancora cieco? Roba geniale. Il colpo di scena finale aggiunge anche qualche bel valore da rewatch alle scene di chiusura dell’episodio, come quando iniziamo a notare che il Dottore cerchi di bluffare di avere la vista posteriore. La rivelazione potrà essere un gancio fortissimo per la serie da ora in avanti, soprattutto se consideriamo che a Natale assisteremo alla rigenerazione di questo dottore a alla conclusione delle stagioni targate Stephen Moffat.

Considerazioni finali

Con la sua spettacolare ambientazione fantascientifica, idee intelligenti, una posta in gioco sempre più alta e la caratterizzazione brillante di Nardole, Oxygen conduce il livello della stagione ad un punto ancora più elevato, terminando con un cambio di giochi a sorpresa che, si spera, potrà protrarsi per un bel po’ di episodi prima di essere, inevitabilmente, risolto. Appuntamento alla prossima settimana, con l’episodio che darà il via al punto di svolta principale della stagione: chi si nasconde nel Caveau? La teoria esposta nella precedente recensione troverà un’inaspettata conferma? Il dottore resterà cieco per quanto altro tempo? Missy avrà a che fare con la trama generale? Cosa si nasconde nel libro più misterioso della biblioteca vaticana, il Veritas? Pochi giorni ci separano all’inizio della trilogia centrale della serie dieci!

VOTO: 10/10

 

[ads2]