15 Dicembre 2015 - 16:58

È morto Armando Cossutta, fondatore del PRC e PdCI

Cossutta e Berlinguer

È morto Armando Cossutta, storico comunista filosovietico fondatore del PRC e PdCI

[ads1] Armando Cossutta, storico dirigente del Pci, è morto ieri pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma, all’età di 89 anni.

Cossutta è stato il più filosovietico dei comunisti italiani, fondatore di Rifondazione comunista dopo la trasformazione del Pci e poi del Partito dei comunisti italiani.

Negli anni in cui il rapporto con la Russia era più forte, Cossutta ha rappresentato uno dei veri pilastri del PCI. Dopo essersi iscritto al partito nel 1943 ed aveva partecipato alla resistenza nelle brigate Garibaldi, nel dopoguerra divenne dirigente del partito.

Fu, poi, segretario del PCI lombardo e milanese, riuscendo così ad ottenere la carica di parlamentare, dal 1972 al 2006.

Cossutta

Credits: ANSA.IT

Il filosovietico Cossutta mel 1981 si oppose strenuamente alla linea revisionista di Berlinguer (da lui definita come “lo strappo”), il quale aveva affermato che la “spinta propulsiva” della Rivoluzione d’Ottobre si era esaurita, tentando di sganciare il PCI dai suoi rapporti storici con i  regimi comunisti del blocco sovietico.

Il Movimento per la Rifondazione Comunista fu da lui fondato nel febbraio del 1991, con la collaborazione di Sergio Garavini, Lucio Libertini ed altri; nel dicembre dello stesso anno si unì a Democrazia Proletaria formando il Partito della Rifondazione Comunista (PRC), di cui fu presidente.

Nel 1998, a pochi anni di distanza, però, Cossutta fondò il Partito dei Comunisti Italiani (PdCI), con Oliviero Diliberto e Marco Rizzo, in opposizione alla scelta politica dell’allora segretario di partito Fausto Bertinotti  di ritirare la fiducia al governo Prodi.

Per contrasti con Diliberto, tuttavia, lasciò anche questo partito nel 2006, ritirandosi dalla politica attiva.

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