Papa Francesco, nuova visione della donna e della famiglia

Continua l’azione di Papa Francesco a favore dell’apertura della Chiesa Cattolica alla società moderna 

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Città del Vaticano – Stavolta oggetto delle parole del Pontefice è la figura della donna e il suo ruolo di salvatrice insieme con l’uomo, del nucleo fondamentale della nostra società rappresentato dalla famiglia, che ci descrive quasi come una capsula di salvataggio dalla “…subordinazione dell’etica alla logica del profitto..” e “…di una società amministrata dalla tecnocrazia economica…”.

Parole che vogliono sfatare il mito della donna tentatrice, come porta dell’inferno (secondo la tradizione medioevale), e proporre la più moderna immagine di una figura salvifica e materna, pietra angolare della famiglia in rapporto con l’uomo.

“Il mondo creato è affidato all’uomo e alla donna: quello che accade tra loro dà l’impronta a tutto“, ha detto Bergoglio concludendo un ciclo di catechesi sulla famiglia: “Cristo è nato da una donna e questa è la creazione di Dio sulle nostre piaghe, sui nostri peccati, ci ama come siamo e vuole portarci avanti con questo progetto, e la donna è la più forte nel portare avanti questo progetto“.

Papa Francesco sulle donne e sulla famiglia

Segno inequivocabile di modernizzazione del pensiero del Pontefice è il suo riferirsi alla comunità familiare (si badi bene NON matrimoniale) come il nodo d’oro alla base della famiglia, che cura un’intimità non fine a sé stessa bensì di più ampio respiro, tesa all’emozionante progetto di rendere domestico il mondo.

Papa Francesco parla di famiglia, ma non di quella necessariamente fondata sul matrimoni bensì di unione:

“La famiglia ci salva da tanti attacchi, distruzioni e colonizzazioni, come quella del denaro o quelle ideologiche che minacciano il mondo” – ha detto Francesco – “La famiglia  è la base per difendersi” e contrastare quanti “Dispongono di mezzi ingenti e di un appoggio mediatico enorme“.

Che la Chiesa Cattolica porti avanti l’idea di una famiglia fondata sul matrimonio è implicito nel ruolo ricoperto dal successore di Pietro, ma che lo stesso abbia una delicatezza tale da rimarcare il rapporto familiare, più che la struttura matrimoniale che lo ingloba è sintomo di una grande urbanità e intelligenza.

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