15 Marzo 2015 - 17:13

Pasolini indimenticato grazie a Capovilla

Pasolini

Pasolini rivive nei suoi versi e nell’intento artistico e culturale di Pierpaolo Capovilla, de Il Teatro degli Orrori. Si dà così nuova voce alla viscerale poetica pasoliniana, inspiegabilmente dimenticata

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La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi, sosteneva Pier Paolo Pasolini (1922–1975). Così, nel quarantennale dalla sua morte, si tenta di riportare in scena il suo verbo, quello di un poeta, di un regista, di un polemista politico, un giornalista e un’editorialista italiano, ricordato da molti nel mondo, ma ostracizzato in patria. Ora, dopo i reading di Capovilla, il film Pasolini di Abel Ferrara, anche il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha parlato di dovere italiano: “Ricordare Pasolini e trasmettere alle nuove generazioni l’attualità del suo messaggio di ricerca e denuncia”.

Il reading portato in tour da Capovilla è incentrato su La Religione del mio Tempo, una raccolta poetica, lungimirante come ogni scritto e pensiero pasoliniano, che prende il titolo da un sonetto di  Gioachino Belli. Tra il Friuli e i quartieri romani si svolge la narrazione dei drammi interiori della società italiana, la cui attualità è sconcertante: è l’indignazione civile e la tragica testimonianza di una vittima sacrificale; un atto d’accusa, sviscerato nel dicotomico rapporto tra ideologia e poesia, al neocapitalismo, alla viltà e alla “desistenza rivoluzionaria” dell’Italia sullo sfondo della crisi del 1960.

” [… ] ognuno cerca / nella faccia dell’altro invano un ritorno / delle speranze antiche: e se vi accerta / una speranza, è una speranza inconfessabile, /nel cerchio della domanda e dell’offerta, / il cui sguardo è come per uno spasimo / di interna ferita: che rende esanimi, / accidiosi, scontenti, spinge a uno sciopero / dei sentimenti, a una colpevole stasi / della coscienza, ad una pace insana, /che vuole i nostri giorni grigi e tragici. / Così, se guardo in fondo alle anime / delle schiere di individui vivi / nel mio tempo, a me vicini o non lontani, / vedo che dei mille sacrilegi possibili / che ogni religione naturale / può enumerare, quello che rimane / sempre, in tutti, è la viltà. […] “. 

Pierpaolo Capovilla ridà voce a Pasolini

Pierpaolo Capovilla ridà voce a Pasolini

Per tutti questi motivi, Pierpaolo Capovilla, il cantante de Il Teatro degli Orrori, una delle band indipendenti della scena rock italiana, ha istituito un crowdfunding per la realizzazione di un DVD di letture de La Religione del mio Tempo di Pasolini: un tributo al pensiero di un grande intellettuale di ieri come del nostro tempo. Lo spettacolo di Capovilla ha totalizzato oltre 60 date e dal successo riscosso è nata l’idea di proporre la realizzazione, entro settembre/ottobre, di un DVD celebrativo dell’opera pasoliniana, filmando il suo reading. A tale proposito è stato aperto un sito, in cui viene richiesto il sostegno di italiani e non, per raccogliere la cifra per le spese di regia e di produzione: l’obiettivo è di 7500 euro entro il 19 aprile.  Al momento, dal 18 febbraio, sono stati raccolti 1525 euro.

Perché sostenere questo progetto? Per divulgare il pensiero pasoliniano: sia per la sua memoria storica sia per la sua contemporaneità in un periodo d’ignavia sociale. Pasolini, più di quarantanni fa, nell’Italia democristiana, aveva denunciato l’inarrestabile e prematuro declino della neonata democrazia, l’aveva urlato ad un altissimo muro di ottuso conformismo e taciuto malgoverno. Allora Pasolini venne boicottato, censurato, etichettato allo scopo di svilirne il pensiero; poi fu ucciso. Date le non poco surreali dinamiche del suo assassinio, per molti ci furono dei mandanti: Pasolini fu messo a tacere. In una società, come quella italiana, incapace di perseguire giustizia, verità e onestà, con la morte di Pier Paolo Pasolini, fu presto obliata anche la sua critica sociale, politica, economica e morale .

Ecco perché è importante che oggi Pierpaolo Capovilla, la cui somiglianza, oltre l’omonimia, con Pasolini è a tratti sconvolgente, riesca, con il sostegno di molti – se non di tutti – a riesumare l’anima pasoliniana: un modo per non arrestare l’abiezione del nostro tempo.

E se voi non vi sentite parte dell’Italia gretta e vile, sostenete questo progetto, al  seguente link: http://www.musicraiser.com/it/projects/3785-la-religione-del-mio-tempo

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