14 Febbraio 2015 - 02:41

Raf: “Come una favola”, ma senza lieto fine

Sarebbe dovuto essere un grande ritorno, quello di Raf a Sanremo dopo 24 anni. Come una favola aveva tutte le carte in regola per arrivare in finale, ma una laringite ha distrutto il tanto sperato lieto fine

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Un ritorno atteso ventiquattro anni, da quando Raf propose al festival di Sanremo Oggi un Dio non ho. Per questa 65edizione edizione aveva invece portato con sé Come una favola, canzone con tutte le carte in regola per affrontare la competizione canora.

Ma purtroppo Raf non poteva prevedere di dover fare i conti con una brutta laringite, che dopo le prime due serate (durante le quali il pubblico aveva notato la sua difficoltà), è stato costretto a ricoverarsi in ospedale. 

Interviste annullate, il volto provato, la voce calante, la delusione di non aver potuto affrontare al meglio le sue esibizioni; ma nonostante questo Raf è rimasto fino alla fine, esibendosi anche dopo il ricovero.

Come una favola, come si può intuire già dal titolo, è la descrizione di una storia d’amore da sogno, di quelle che osservi e vivi con gli occhi increduli di un bambino che vede una cosa per la prima volta. La trasposizione musicale del classico “e vissero felici e contenti”, che in questo momento stride fortemente con l’eliminazione di Raf dalla finale.

rafSei tu, l’unica per me
Non c’è niente di simile
Un giorno sei entrata nei miei sogni
E hai reso tutto possibile
E ho imparato tra sogni e realtà imprevedibili
Che l’amore esiste anche di là dei nostri limiti
Sei tutto quello che voglio
Anzi sei molto di più

E a quanti dei miei problemi
La soluzione sei tu
Vorrei che fosse per sempre
Come una favola
A cui non crede nessuno
Soltanto io e te

E sarà sempre per noi
Come una favola
Stringimi forte perché
Ti farò girare girare girare volare
E splenderemo per sempre

Un amore semplice, ma che si fa infinito proprio nella facilità con cui si condivide ogni piccola gioia e ogni grande difficoltà. Stringersi fino a girare, a volare, a sognare.

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