3 Luglio 2017 - 13:17

Ragionier Fantozzi, non se ne vadi…

paolo villaggio

Quello del Ragionier Fantozzi è certamente uno dei personaggi più iconici del cinema italiano, e la scomparsa del suo creatore lascerà un profondo vuoto nel cuore di intere generazioni

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Alla prima della Scala il pubblico premia l’esecuzione con lunghi applausi, che possono durare anche dieci minuti, se l’allestimento è stato particolarmente coinvolgente. Ma nessuna esecuzione otterrà mai i 92 minuti di applausi tributati dagli impiegati della Megaditta al Ragionier Fantozzi dopo la proiezione della Corazzata Potëmkin, la “cagata pazzesca” più famosa del cinema.

Questa mattina Paolo Villaggio se n’è andato, e con lui alcuni dei personaggi più iconici del cinema italiano degli ultimi 30 anni. Molti di noi non erano ancora nati quando il primo film della saga sull’impiegato più sfigato della storia invadeva le sale cinematografiche, ma pochi anni dopo il congiuntivo sgrammaticato del Ragionier Fantozzi faceva già parte del linguaggio corrente dei bimbi che, negli anni immediatamente successivi al primo lungometraggio, frequentavano le elementari.

Vadi Ragioniere!

Il mondo del mitico Fantozzi Ragionier Ugo, matricola 1001/bis, dell’Ufficio Sinistri, è fatto di cinismo e bruttezza…principalmente estetica. Le sue donne, infatti, come ricorda Cecco, “il nipote del fornaio sotto casa”, sono “l’estasi della disgrazia” e “l’apoteosi della schifezza”. Dopo tanti anni ormai questo insulto non si usa più, ma negli anni 90 paragonare qualcuno alla “figlia di Fantozzi” era veramente molto offensivo. La signora  Pina, poi, era, e forse è ancora, il paradigma della moglie media, insignificante e trascurata, che vede un’occasione di riscatto nelle moine del salumiere sotto casa, e che rimane con il marito unicamente perchè lo stima.

E poi ancora il Ragionier Filini, altro appellativo derivante dall’universo fantozziano, conferito alle persone che trascinano amici e parenti in “mostruose iniziative”, e la mitica nuvola dell’ipiegato, che perseguita lo sventurato Ugo ogni volta che decide di andare in vacanza. Ma accanto al Ragionier Fantozzi, più che la moglie ognuno di noi avrebbe voluto vedere lei, la signorina Silvani.

Chi di noi non ha mai provato a ripetere il movimento delle labbra che faceva impazzire il Ragionier Fantozzi? Solo la grandissima Anna Mazzamauro sa farlo davvero. Vani e molteplici i tentativi di conquistarla, ma quello tra la signorina Silvani e il Ragionier Fantozzi è stato il primo caso di friend zone della storia del cinema italiano, con il povero impiegato che finiva sempre illuso, usato e buttato via.

Paolo e Ugo

Paolo Villaggio non è stato solo questo, ovviamente. E’ stato un grande attore, e ha lavorato con i grandi del cinema italiano. Ma, non ce ne voglia da lassù, i film più visti tra quelli che hanno contraddistinto la sua lunga carriera, sono quelli in cui l’attore genovese ha interpretato il mitico Ragionier Fantozzi. E’ inevitabile, quello portato sullo schermo da Paolo Villaggio era il compendio dell’uomo medio, una figura in cui ognuno di noi si è rispecchiato, e che racchiudeva in sé le caratteristiche dell’intero popolo italiano.

Quando la tv sceglie di inserire nel palinsesto i film di Fantozzi lo share è assicurato, perchè assistere alla sveglia del ragionier Ugo, calcolata sul filo dei secondi, con l’evacuazione intestinale che viene portata a termine con “un tempo di lavore europeo di 6  secondi metti”, è sempre, e sarà sempre, un piacere.

Vadi Ragioniere, vadi!

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