2 Agosto 1980: la strage di Bologna, che non dimentica
Trentanove anni fa la strage di Bologna, il più grave attentato terroristico avvenuto in Italia nel secondo Dopoguerra, che causò 85 morti e 200 feriti
Strage di Bologna 1980-2019: e quell’orologio che, da trentanove anni, segna il tempo della memoria.
Erano le 10 e 25 del 2 Agosto 1980 quando un ordigno a tempo, nascosto in una valigia abbandonata, ha fatto esplodere la stazione di Bologna causando il crollo dell’Ala Ovest dell’edificio e investendo anche il treno Ancona-Basilea, fermo sul primo binario. Giù anche trenta metri di pensilina e il parcheggio dei taxi davanti alla stazione.
La strage di Bologna è il più grande attentato di matrice terroristica avvenuto in Italia dal Dopoguerra e ogni anno la città si ferma per commemorare le 85 vittime, ricordate quest’anno attraverso un manifesto che recita: “Un paese civile e democratico non può prescindere dall’individuazione dei mandanti delle stragi”.
Diverse sono le piste volte ad individuare i mandanti della strage, una di queste afferisce alla criminalità organizzata legata al terrorismo nero, in particolare alla Banda della Magliana.
A rappresentare il Governo italiano alla commemorazione del trentanovesimo anniversario della strage c’è il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha dichiarato:
Il diritto di sapere e’ un diritto inalienabile della civilta’ (…) la magistratura e’ al lavoro, un lavoro delicato che, dopo i processi e i depistaggi, ci costringe ancora all’attesa, ma che ci da’ la speranza di far luce finalmente su quanto accaduto senza zone d’ombra.
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