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Si celebra oggi, 22 Maggio 2019, la Giornata Mondiale della Biodiversità istituita nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dopo la sottoscrizione della Convenzione sulla diversità biologica sottoscritta a Nairobi, in Kenya, nel 1992 da 196 Paesi.
Il tema principale di quest’anno è Our Food, Our Health, volto a sottolineare l’interdipendenza tra diversità biologica, sistemi, alimentari e salute.
“Non possiamo permetterci di trascurare la nostra dipendenza dalla natura e dare per scontata l’abbondanza dei suoi frutti”, commenta in questo senso Cristiana Pasca Palmer, segretario esecutivo della Convenzione sulla Diversità Biologica.
Sulle nostre tavole assistiamo spesso a un procedimento inverso: per quanto la varietà dei cibi sia alta, la nostra dieta sta diventando sempre più omogenea; l’agro-biodiversità, sottolinea l’Onu, è messa in serio pericolo.
Circa la metà delle specie animali sono andate perdute, il 90% delle varietà vegetali non viene più coltivato e le 17 principali zone di pesca del mondo vengono sfruttate in livello superiore rispetto alla loro sostenibilità.
Questo fenomeno si ripercuote anche sulla nostra salute a tavola: la mancanza di alcuni cibi nelle nostre diete può infatti spesso sfociare in malattie come il diabete e l’obesità.
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