David di Donatello 2018, tutti i vincitori: Napoli caput mundi
Ai David 2018 trionfa Ammore e Malavita dei Manetti Bros, Miglior Film in una Napoli che fa la parte del leone. Donato Carrisi Miglior Esordiente
Le storie cinematografiche culminate con i David di Donatello 2018 sono storie che partono da lontano: i Manetti Bros. con “Ammore e Malavita“,sono arrivati al Festival del Cinema di Venezia con l’intento di “svecchiare” una platea da sempre un pò radical. Si è parlato a più riprese di un’incursione del pop nella kermesse ed in effetti, così è stato: il musical si è portato a casa, ieri sera, la statuetta più ambita del cinema italiano, insieme ad un corollario di premi che confermano che il film è tutt’altro che una celebrazione regionalistica.
Parte da lontano anche la storia di “Fortunata” (con una Jasmine Trinca meritatamente insignita del Premio come Miglior Attrice Protagonista): già a Cannes si erano accorti che quella donna con la beffa nel nome sarebbe arrivata lontano. E lei, Jasmine, chele ha dato il volto, visibilmente emozionata ed emozionante quasi quanto lo è stata durante l’ultima edizione del Giffoni Film Festival, è alle donne che si rivolge nel ritirare il Premio. Le sue parole sono tutte per Margaret Mazzantini, che ha scritto la sceneggiatura del film, e per sua figlia, con l’augurio che possa essere sempre lontana dagli schemi imposti da una società spesso prevaricante.
A farle da contraltare, vincitrice nella categoria Miglior Attrice non Protagonista, una Claudia Gerini all’acme della sua carriera: un premio meritatissimo il suo a coronamento di un anno straordinario.
Gli uomini
Vibra ancora Napoli nella vittoria come Miglior Attore Protagonista di Renato Carpentieri: “La tenerezza è un atto rivoluzionario” dice parafrasando il titolo del suo film. Giuliano Montaldo, d’altra parte, si commuove nell’essere decretato il Miglior Attore Non Protagonista per Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni. Il regista romano si conferma insuperato sismografo dei sussulti della gioventù contemporanea: il suo percorso da Scialla al David Giovani per la sua ultima pellicola, ne è solo una didascalica conferma.
Battesimo di fuoco per Donato Carrisi: il suo penultimo romanzo, La ragazza nella nebbia, è uno dei bestseller contemporanei più iconici a livello mondiale. Medusa (che raccoglie le briciole lasciate dall’asso pigliatutto RaiCinema) ha creduto nel potenziale della storia e ne ha fatto un film. Oggi l’autore di Martina Franca, è il Miglior Regista esordiente dell’anno, forte di una delle poche opere che, nel passaggio dalla pagina allo schermo, non snaturano del tutto la propria essenza originaria. Per niente trascurabile, per la carriera a venire di Carrisi, il fatto che sia stato premiato da Steven Spielberg, a sua volta sul palco per ricevere un David alla Carriera e per presentare il suo nuovo film Ready Player One.
Outsider
Il ruolo di outsider dell’albo d’oro di quest’anno spetta senz’altro ai film ‘A Ciambra e Nico. 1988.
Il primo si è portato a casa il Premio al Miglior Regista (Jonas Carpignano) e quello al Miglior Montatore (Affonso Gonçavales). Nico, 1988 ha trionfato invece nella categoria Miglior Sceneggiatura Originale (Susanna Nicchiarelli) ed in quelle Miglior Acconciatore,Miglior Trucco (rispettivamente andate ai fratelli Daniela e Marco Altieri) e Miglior Suono.
Ping Pong
Il resto dei Premi David di Donatello 2018 è tutto un Ping Pong tra due pellicole Made in Naples: Ammore e Malavita e Napoli Velata. Il film di Ferzan Ozpeteck in particolare, ha vinto il Premio per il Miglior Autore della Fotografia (Gianfilippo Conticelli) e quello per il Miglior Scenografo (andato ad Ivana Gargiulo e Deniz Gokturk Kobanbay) .
Ex-aequo nel reparto sartoria dove Massimo Cantini Parrini per Riccardo va all’Inferno e Daniela Salernitano per Ammore e Malavita dovranno “dividersi” il David al Miglior Costumista.
Gli altri premi
Intervallati da due David Speciali a Diane Keaton e Stefania Sandrelli, sono state assegnati anche i restanti premi: Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza, nel ricevere il Premio alla Miglior Sceneggiatura non Originale per Sicilian Ghost Story, hanno ricordato che il 21 Marzo ricorre la Giornata del Ricordo delle Vittime Innocenti di Mafia.
Il palco si è poi riempito per accogliere gli autori di Bang Bang, Miglior Canzone Originale per il film Ammore e Malavita e poi di nuovo per ospitare una buona rappresentanza della Mad Entertainment che, con i due premi conferiti a Gatta Cenerentola (Miglior Produttore e Migliori Effetti Digitali) ha dimostrato che “anche un film in animazione è un film”.
Di seguito le restanti categorie
Miglior Film Straniero
Dunkirk
Miglior Film dell’Unione Europea
The Square
Miglior Cortometraggio
Basmillah, Alessandro Grande
Miglior Documentario
La Lucida Follia di Marco Ferreri
Miglior Musicista
Pivio & Aldo De Scalzi per Ammore e Malavita
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