Germania, l’indice del contagio resta alto. Merkel invoca prudenza
Secondo l’operato della Merkel, in Germania ci saranno riaperture diverse in ogni Land. La cancelliera alza l’attenzione per l’indice di contagio
Brutte notizie per la Germania. Angela Merkel, stretta tra le proteste di chi chiede la fine delle restrizioni e le notizie che arrivano dal Robert Koch Institute, è nei pasticci. Infatti, è arrivata la conferma che anche sabato il tasso di riproduzione del contagio (R0) è salito lievemente ad 1,13. Per ora la Fase 2 tedesca non sembra avere battute d’arresto, anche perché i dati mostrano che la pressione negli ospedali non è aumentata. Ma l’allarme c’è, e dalla Bassa Sassonia arrivano le prime critiche.
“È molto importante che ci si attenga alle misure di sicurezza. Si è ancora tenuti a rispettare le regole del distanziamento.” ha dichiarato la cancelliera, in balia e in evidente difficoltà nei confronti delle Regioni. Infatti, l’esperto di salute dell’SPD, Karl Lauterbach, ha attaccato in pieno volto il suo operato, condannando la gestione della Germania nei confronti del Coronavirus.
“Sarebbe meglio se avessimo norme uniformi. Le misure restrittive sono state revocate troppo velocemente, manca un’app per il tracciamento, c’è carenza di mascherine di alta qualità e non esiste una strategia per i test sierologici. Siamo in un periodo pericoloso. Spero che le cose vadano diversamente.” ha dichiarato l’esperto.
Dopo il 20 Aprile, data in cui sono cominciate le prime riaperture, l’opinione pubblica si aspettava un veloce ritorno alla normalità. Ma la Merkel ha negato ogni tipo di velocizzazione delle manovre. Insomma, per ora la situazione sta lentamente scivolando verso il caos.
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