Ordinanza Musumeci: per il Viminale è nulla
La competenza sugli sbarchi dei migranti è nazionale, non regionale: così il Viminale respinge l’ordinanza di sgombero hotspot di Musumeci
Il braccio di ferro tra il Governo e la Regione Sicilia è ufficialmente in atto: ieri il presidente Musumeci ha firmato un’ordinanza con la quale disponeva lo sgombero, entro ventiquattro ore, di tutti gli hotspot e i centri di accoglienza presenti in Sicilia, oltre a stabilire il divieto di approdo e transito sull’isola dei migranti, tramite imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, incluse quelle delle Ong.
Il provvedimento è stato respinto e considerato nullo dal Viminale, in quanto la competenza in materia di sbarchi è nazionale e non regionale: in altre parole, Musumeci non sarebbe neppure nella posizione di dare ordini ai Prefetti.
Ma il Presidente non molla e assicura che andrà avanti: Il Governo centrale è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia. E adesso il problema è diventato la mia ordinanza?“.
E ancora: “Io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa e so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario. Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora”.
“Piuttosto che prendersela con me o con i siciliani”, continua Musumeci all’indirizzo del Governo, “provino a far sentire la loro voce in Europa e si diano un piano serio per tutelare gli italiani. Facciano qualcosa, o meglio facciano quello che non hanno ancora fatto“.
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